"Canadair, gara bloccata", ma la Protezione civile smentisce

I dipendenti Sorem e San dicono che la gara per l'assegnazione della gestione dei Canadair della Protezione Civile "è stata bloccata in extremis" dal Dipartimento. Ma la Protezione civile smentisce: "Verifiche tecniche in corso"

PESCARA. La gara per l'assegnazione della gestione dei Canadair della Protezione Civile "è stata bloccata in extremis" dal Dipartimento. E' quanto sostengono in una nota i dipendenti delle società Sorem e San che fino ad ottobre scorso avevano l'appalto per la gestione e la manutenzione della flotta aerea dello Stato e che da quattro mesi sono senza stipendio. Immediata la replica del Dipartimento: "non è vero, sono in corso una serie di verifiche tecniche come previsto dalla normativa sugli appalti".

L'arresto, il 21 ottobre scorso, del titolare delle due aziende - l'imprenditore abruzzese Giuseppe Spadaccini, coinvolto in un'inchiesta su un giro di evasione fiscale internazionale - aveva comportato la revoca a Sorem e San del contratto d'appalto, con conseguente fermo della flotta e blocco del pagamento delle spettanze da settembre. Ai piloti e tecnici era stata annunciata solo qualche giorno fa l'imminente conclusione della vicenda, fanno sapere, "con il riavvio delle operazioni di volo e il saldo delle competenze pregresse. Gli sviluppi della gara indetta a fine novembre dalla Protezione Civile - dicono i piloti - avevano ristretto il campo a poche aziende, tra le quali la spagnola Inaer, unica ad aver depositato un'offerta sostenuta dalle garanzie finanziarie e operative richieste dal capitolato". 

"Siamo degli operativi, poco esperti di procedure e cavilli burocratici - commenta il presidente dell'Associazione dei piloti Gruppo Volo Canadair, Antonio Capaldo -, ma non accettiamo che, per gli interessi di qualcuno, a maggior ragione se supportato politicamente, un servizio fondamentale dello Stato debba essere bloccato ormai da quattro mesi. Lo scopo finale di questa evoluzione - aggiunge il capopilota Massimo Lucioli - sembra quello di assegnare l'appalto ad altra azienda, magari senza l'obbligo di assunzione del personale e di saldo delle competenze, oneri che invece la Inaer si era accollata, invitando oggi tutta la forza lavoro presso l'aeroporto di Ciampino per saldare gli stipendi non corrisposti mediante assegni ad personam".

Tutt'altra la spiegazione fornita dal Dipartimento. Dopo aver inviato a sei aziende il capitolato d'appalto, una sola impresa - la Inaer appunto - ha presentato l'offerta tecnica ed economica ottenendo, poichè era l'unica partecipante, il massimo del punteggio "E' quindi scattato - sottolineano al Dipartimento - il meccanismo di verifica dell'anomalia, come previsto dall'articolo 86 del codice degli appalti, e la commissione sta valutando tutti gli elementi che compongono il prezzo. Dunque è prematura qualsiasi conclusione della vicenda, tanto è vero che la settimana prossima la Commissione incontrerà i rappresentanti dell'Inaer per proseguire le attività  di valutazione dell'offerta. Ci auguravamo di porte chiudere la vicenda prima delle operazioni di valutazione", concludono da via Ulpiano, "ma sono arrivate oltre cinquecento pagine di documenti tecnici e dati contabili che la commissione sta esaminando da un paio di giorni e che richiedono un'accurata verifica, data l'entità dell'appalto".

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