Cardiochirurgia, inchiesta sulle spese 

Nel mirino delle fiamme gialle gli appalti per la fornitura di beni e servizi sanitari: primi indagati, acquisiti documenti

CHIETI. Blitz della guardia di finanza, ieri mattina, negli uffici della Asl Lanciano Vasto Chieti. Gli investigatori sono arrivati nella sede di via dei Vestini per acquisire documenti e informazioni nell’ambito di un’inchiesta sulle spese della Clinica cardiochirurgica: accertamenti, in base a quanto emerso, sono stati avviati sui pareri dati dai medici e sulle proroghe e sulla mancata indizione di alcuni appalti per la fornitura di beni e servizi sanitari. Ci sarebbero già i primi indagati. Il direttore generale Thomas Schael è stato ascoltato dalle fiamme gialle, all’incirca per tre ore, come persona informata sui fatti; presente anche il direttore del Dipartimento cuore Luigi Leonzio. L’obiettivo di chi indaga è capire se siano state seguite procedure corrette negli acquisti di materiale sanitario. Si tratta di spese relative al passato, considerando che Schael ha assunto l’incarico solo lo scorso 12 settembre. Di più non trapela, anche se non è la prima volta che i finanzieri raggiungono la Asl per l’acquisizione di atti relativi all’argomento.
Nei mesi scorsi, la conflittualità interna al reparto guidato da Gabriele Di Giammarco è finita anche al centro della discussione sia a livello sindacale che politico. La Cisl, ad esempio, ha posto l’attenzione sulle liti per la gestione della Cardiochirurgia sfociate poi in contenziosi giudiziari e dimissioni. Sul tema era intervenuto lo scorso ottobre anche il Movimento 5 Stelle, che aveva sottolineato: «Un’assenza numericamente rilevante di medici del reparto risulterebbe una situazione a dir poco anomala a cui la direzione ha il dovere di porre rimedio nella tutela dei pazienti e del personale».
Proprio ieri sull’albo pretorio della Asl sono comparse due delibere: con una si indice una gara da sei milioni di euro per la fornitura di protesi e dispositivi destinati alla Clinica cardiochirurgica, con l’altra si aggiudica una precedente gara per altri 3 milioni e 450mila euro per l’acquisto di altri dispositivi cardiologici. L’intento della direzione generale è di interrompere la consuetudine delle proroghe delle gare precedenti, che per quei materiali scadono proprio a fine gennaio.
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