Chieti, il Megalò 2 in dirittura finale: è come dieci arene del Colosseo

Il nuovo centro commerciale occupa 30mila metri quadrati nell’area inondata dal Pescara nel 2013. I parcheggi ricadono nel Comune di Chieti, gli edifici su Cepagatti. La Regione sta per dare il via libera

CHIETI. Sette edifici commerciali, parcheggi e aree verdi. A firma dell’ingegner Domenico Merlino, arriva in dirittura finale il rimodulato Megalò 2, intervento di edilizia commerciale ideato a completamento del primo Megalò che viaggia però di pari passo con la messa in sicurezza dell’area a ridosso del fiume Pescara. Il tutto su una superficie di circa 30mila metri quadrati, vale a dire dieci volte l’arena del Colosseo. La nuova reggia del tempo libero è però sottoposta a Valutazione di impatto ambientale. La Regione sta per decidere.

COSA VERRA’ REALIZZATO. L’intervento proposto dalla società Sirecc, alla quale sta subentrando la Sile Costruzioni srl, società edile con sede a Bergamo, prevede la realizzazione di nuovi edifici commerciali, che si distribuiscono tutti su un unico piano.

All’inizio era previsto anche un hotel a nove piani, ma il progetto è stato stralciato. Il Centro è in possesso del progetto in cui Merlino spiega che la decisione è stata presa anche in coerenza con quanto è stato già realizzato con il Megalò, per far sì che risulti “meno impattante e invasivo”.

Rispetto al progetto originario, è stata presentata infatti una modifica planimetrica che ha portato da 30mila metri quadrati a 24mila la superficie che verrà edificata. Tutta l’area risulta già urbanizzata a seguito della costruzione del primo centro commerciale – continua la relazione tecnica. I volumi da realizzare sono inferiori a quelli già presenti con il Megalò. Infatti il Programma complessivo approvato (attraverso il quale è nato il primo centro commerciale) è di 92.000 metri quadrati e di questi circa 62.000 sono quelli relativi al centro già esistente (che di per sé occupa 52.000 metri quadrati).

Il nuovo Megalò 2 ha quindi una superficie edificabile di 24.260 metri quadrati, con una superficie di vendita pari a 16.996 metri quadrati. Ci sarà, inoltre, una grande area destinata a parcheggio e un’altra ancora più grande a verde.

DOVE SORGERÀ. L’area individuata per la realizzazione parte dalla fine del parcheggio del centro commerciale esistente e si estende per il 60% nel territorio comunale di Chieti e per il restante 40% in quello di Cepagatti.

Nella zona teatina, però, ricade anche la maggior parte della grande area riservata a parcheggio mentre in quella di Cepagatti ci sono solo edifici commerciali che sono la parte più redditizia dal punto di vista delle casse comunali pronte ad introitare i relativi oneri di costruzione.

Ben collegata sia con l’asse attrezzato Chieti – Pescara sia con il casello autostradale A25, la zona ricade esattamente all’interno di un’ansa del fiume Pescara, un’area di cui si ricorda ancora l’allagamento del dicembre 2013 in cui le acque del Pescara arrivarono a lambire il parcheggio del Megalò, tanto che il sindaco di Chieti ne ordinò la chiusura.

IL RISCHIO IDRAULICO. E’ il punto nodale. Secondo le risultanze dello studio progettuale, però, «l’intervento edilizio è tale da mantenere le condizioni di funzionalità del fiume Pescara, e non comporta un aumento del rischio idraulico stante anche gli interventi di mitigazione proposti».

La realizzazione di Megalò 2, cioè, dovrà andare di pari passo con una serie di opere di messa in sicurezza dell’area a cominciare dal completamento dell’argine come era previsto nello Studio di compatibilità idraulica originaria e dall’innalzamento di quello esistente.

A CHE PUNTO SIAMO. Il progetto è sottoposto a Valutazione di impatto ambientale da parte della Regione. Come accade di prassi tutti hanno potuto proporre osservazioni al progetto e si è subito fatto avanti il Wwf Chieti Pescara, presieduto da Nicoletta Di Francesco, che ha presentato un corposo dossier di osservazioni.

Sono state depositate anche le controdeduzioni della società proponente e ora l’ultima parola starà al Comitato Via. Se dovesse arrivare il nulla osta dalla Regione, a questo punto nulla ostacolerebbe i due Comuni interessati, Chieti e Cepagatti, dal rilasciare i permessi a costruire. L’intervento, d’altronde, è già provvisto di tutte le autorizzazioni necessarie, a partire dall’accordo di programma dell’aprile del 2002 e del giugno 2004 con i relativi decreti del presidente della Giunta regionale d’Abruzzo numero 179 del 17.07.2002 e numero 147 del 13.09.2004.

Ma di pari passo va la diffida inviata al Comitato Via dal Wwf Chieti Pescara per cui è assurdo che i lavori di messa in sicurezza del territorio debbano essere legati, in un unico progetto, a quelli per la realizzazione del nuovo parco commerciale. Secondo l’associazione il completamento dell’argine dovrebbe essere fatto a prescindere e in maniera prioritaria.