La transessuale in tribunale per l'interrogatorio (foto di Michele Camiscia)

Chieti, la trans al giudice: volevo andare via, lui mi ha accoltellato

La colombiana ricostruisce che cosa è accaduto dopo il festino del 4 febbraio. E ribadisce le accuse contro il dentista 29enne di Casalincontrada

CHIETI. E' stato aggredita perché quella sera, ad una certa ora, sarebbe voluta andare via, dopo aver ricevuto per le sue prestazioni un compenso di oltre mille euro. Ma il 29enne glielo avrebbe impedito colpendolo con il coltello più volte. E' quanto ha ribadito davanti al giudice la trans di 21 anni di origine colombiana, residente a Montesilvano, che è stato accoltellata la notte del 4 febbraio scorso a Chieti Scalo. La transessuale è stata interrogata in sede di incidente probatorio davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Chieti Luca De Ninis. Per questa vicenda si trova agli arresti domiciliari con le accuse di tentato omicidio e detenzione e cessione di cocaina, Ottavio Esposito,   dentista di 29 anni di Casalincontrada. Quella notte la trans fu ferita all'interno di un'abitazione dove aveva trascorso alcune ore in compagnia di due persone nell'ambito di un festino a base di cocaina e vodka. Secondo la sua versione, il 29enne di Casalincontrada non voleva che andasse via e l'avrebbe accoltellata.

L'incidente probatorio, chiesto dalla Procura, è stato disposto perché la trans colombiana è presente irregolarmente in Italia e può non essere esaminato nel dibattimento perché non più reperibile, mentre con l'incidente probatorio le sue dichiarazioni quale parte offesa sono state "cristallizzate".