Chieti, spunta la tassa sui morti: balzello su 90mila sepolcri

La proposta presentata dall’amministrazione in commissione Lavori pubblici. Il consigliere Di Paolo va su tutte le furie: «Non sanno più dove prendere soldi»

CHIETI. Una tassa anche sui morti. Questa è la proposta presentata ieri dall'amministrazione comunale in commissione congiunta Lavori pubblici e Regolamenti. Il Comune, a onor del vero, ha trovato un modo più elegante per specificare le ragioni della nuova possibile imposta, come anche i soggetti che dovrebbero sborsare altri euro. La norma, che prevede una vera e propria tassa per i cittadini titolari di sepolcri, è stata inserita nel regolamento di polizia cimiteriale. Un regolamento oggetto di "modifiche e integrazioni", che sono state presentate così in un primo step. La prossima settimana l'ulteriore riunione chiarificatrice, prima dell'ultimo approdo in consiglio comunale. Sul tavolo, quindi, l'introduzione della nuova imposta ancor più nera. Chiamata "diritto fisso di contributo annuale inquadrabile come canone di manutenzione per ogni singolo sepolcro al fine di poter parzialmente corrispondere i servizi prestati all’interno del cimitero per il suo mantenimento e quindi finalizzati a garantire un complessivo stato di efficienza e decoro". E così integrare il piano tariffario anche "attraverso l'applicazione dei diritti di segreteria e/o tecnici laddove necessario".

LE REAZIONI. «Questa amministrazione non sa più dove prendere i soldi» sbotta il consigliere comunale di Giustizia Sociale Bruno Di Paolo. Ieri, presente in commissione, Di Paolo ha alzato subito le barricate: «Si sono volute far passare in sordina modifiche sostanziali. L'assessore Raffaele Di Felice è andato via dalla riunione di commissione poco dopo essere arrivato». L'importanza della questione è evidente: «Ci sono intrecci politici. Perché imporre una tassa su ogni singolo sepolcro, significa mettere ulteriormente allo stremo le famiglie di Chieti. Scaricando la mancanza di risorse addirittura sui defunti. Una cosa del genere è inaccettabile. Ho già chiesto che nella prossima seduta di commissione l'assessore Di Felice sia presente» dice senza mezzi termini il consigliere, che aggiunge: «Tutto questo si poteva evitare. Anche da ex assessore ho memoria del vecchio regolamento di polizia cimiteriale». Che cosa prevedeva? «Rispetto ai costi di manutenzione, si metteva nero su bianco che entro 25 centimetri attorno ad ogni sepolcro, gli stessi titolari avrebbero dovuto obbligatoriamente tenere pulito a loro spese. Ma questa amministrazione non è stata capace di far rispettare questa norma».

Lei che cosa ha chiesto al Comune per ovviare alla mancanza di risorse e quindi di manutenzione? «Ho detto: obbligate ogni titolare di sepolcro a far pulire entro quei 25 centimetri di spazio perimetrale. Oppure chiedete dei rimborsi, se il servizio di pulizia viene svolto dall'amministrazione. Non si possono imporre a tutti queste assurde tasse solo per fare cassa». E continua Di Paolo: «Dal Comune hanno risposto che con questo bilancio non si possono coprire i costi di gestione del cimitero. Questo si è sempre saputo. Tutto ciò si aggiunge alla riduzione degli orari di apertura del sito. Mi auguro che anche la maggioranza in consiglio si renda conto, non solo a chiacchiere, della situazione economica in cui si trova la maggior parte delle famiglie teatine». Secondo gli uffici competenti, i sepolti sono circa 90mila nel camposanto di Sant'Anna. Che resta uno dei cimiteri più importanti d'Abruzzo.

LA NUOVA STRUTTURA. Tutto questo prepara la strada al regolamento di polizia per il nuovo camposanto di Santa Filomena che dovrà ospitare 3.084 loculi e 387 cappelle, per una complessiva disponibilità di 5.232 “posti salma. «Su questo», conclude il consigliere, «c'è una proposta per il regolamento di polizia del nuovo sito cimiteriale. Seppur non esista ancora alcun progetto esecutivo in materia che sia in via definitiva».