Contagi in progressivo aumento:  la città torna osservata speciale 

Con 64 positivi in 5 giorni, Lanciano rischia di richiudere tutto. Pupillo: «Non ce lo possiamo permettere» File, proteste e ritardi di due ore per le vaccinazioni dopo che due medici sono stati dirottati a San Vito  

LANCIANO. La città è osservata speciale da parte della Asl e della Regione. Con 64 contagiati in 5 giorni, il rischio di dover richiudere tutto se i casi salgono ancora è dietro l’angolo. E Lanciano non può permetterselo. Da qui l’appello del sindaco Mario Pupillo al rispetto delle regole. «Troppe persone non usano le mascherine e non rispettano il distanziamento. Così disperdiamo i sacrifici fatti negli ultimi mesi». File e proteste ieri mattina al PalaMasciangelo: delle 5 linee vaccinali ne erano attive solo 3 perché due medici sono stati dirottati nel centro vaccinale di San Vito. Qui, come spiegato dalla Asl, si sono presentate diverse persone che hanno anticipato arbitrariamente l'appuntamento del pomeriggio alla mattina creando problemi sia a San Vito che a Lanciano.
IL MONITORAGGIO «La situazione è delicata e tra i grandi centri Lanciano è quello che più di tutti teniamo sotto osservazione», ha detto Alberto Albani, referente regionale del Covid-19 due giorni fa. «I contagi sono in salita, 64 in meno di una settimana; Lanciano e la zona frentana hanno numeri che preoccupano e che stiamo monitorando», ha spiegato la Asl ieri durante la riunione settimanale con il prefetto Armando Forgione alla presenza anche del sindaco Pupillo e dei sindaci dei comuni di Palena, Orsogna, Paglieta, Fossacesia. E sono i numeri a preoccupare Pupillo: 64 nuovi casi e 2 morti in 5 giorni e pochissimi guariti. Ieri a fronte di altri 12 positivi c’è stato un solo guarito. «Sono preoccupato ma anche arrabbiato», sbotta il sindaco. «Per quanto riguarda i positivi - a quota 197 - i dati degli ultimi giorni devono metterci in guardia perché abbiamo avuto il numero dei positivi giornalieri sopra la decina, con il picco del 1° maggio a 22. Sono arrabbiato perché non si rispettano le regole e rischiamo di dover richiudere tutto per 14 giorni: sarebbe un colpo mortale per la nostra economia. Non dobbiamo vanificare i sacrifici fatti negli ultimi mesi in cui siamo stati zona rossa. La zona gialla non significa che è tutto finito, anzi». E problemi ci sono anche nelle scuole dove si registrano diversi casi positivi. «Ho incontrato i presidi e la situazione è al momento stazionaria tra nuove classi in quarantena e altre che ne escono», aggiunge il sindaco, «domani rifaremo il punto della situazione. Cerchiamo di tenere tutto sotto controllo ma le regole devono essere rispettate, invece vedo assembramenti e molte persone senza mascherine». Oggi è un giorno cruciale perché si riunisce l’unità di crisi regionale che, numeri alla mano, analizzerà la situazione di Lanciano e di altri comuni che sono osservati speciali come Orsogna, Palena.
LE VACCINAZIONI Dopo quattro giorni di somministrazioni record e di complimenti per l’organizzazione gestita dall’instancabile medico Manola Rosato, ieri mattina è scoppiato il caos al PalaMasciangelo: lunghe file sotto il sole e polemiche perché delle 5 linee vaccinali ne erano attive 3. Ma il problema non è dipeso dalla Asl. «Ho ricevuto diverse lamentele e dopo aver portato mio padre a vaccinare a Chieti, dove erano attive 9 linee, sono ripassato al PalaMasciangelo: erano in funzione solo 3 postazioni», spiega l’assessore Davide Caporale. «Due medici sono stati dirottati a San Vito. Da qui le file sotto il sole delle persone fragili. Il problema non è però dipeso dal Comune». «Oltre alla carenza di medici che ho segnalato al direttore generale Asl, Thomas Schael», aggiunge Pupillo, «c'è stato il problema che alle persone prenotate da tempo si sono aggiunte quelle chiamate il giorno prima dalla Asl che hanno ingrossato le file». «Mentre erano in corso le vaccinazioni a Lanciano, dal Comune di San Vito è arrivata la richiesta di mandare dei medici al centro vaccinale perché c'erano diverse persone in attesa», spiegano alla Asl, «siamo corsi ai ripari distaccando due medici da Lanciano ma il problema è che si sono presentate persone che hanno anticipato arbitrariamente l'appuntamento del primo pomeriggio alla mattina creando disagi sia a San Vito che a Lanciano. Gli orari vanno rispettati».
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