E' battaglia sulla vendita della scuola Bellisario

Sasso (Pd): «No deciso all'alienazione del patrimonio pubblico»
LANCIANO. «No alla vendita ai privati della scuola elementare Bellisario». Il Pd ribadisce la sua contrarietà al progetto dell'amministrazione comunale, inserito nel bilancio di previsione approvato in consiglio. Al posto della scuola del quartiere Santa Rita sorgeranno circa 80 appartamenti. Il progetto prevede di cedere l'area di 2800 metri quadrati dell'attuale Bellisario ad un privato, che in cambio costruirà la nuova scuola vicino alla sede centrale della D'Annunzio, teoricamente a costo zero per le casse dell'ente.
L'operazione immobiliare, decisa con una variante al piano Peep approvata dalla maggioranza, è stata stimata in un milione 100mila euro, inseriti nello strumento di programmazione finanziaria approvato nelle scorse settimane. Se la maggioranza va avanti col progetto, l'opposizione torna sulla polemica. «Non siamo contro la costruzione di una nuova scuola elementare nel quartiere», afferma il consigliere di minoranza, Pasquale Sasso, «ma va realizzata utilizzando fondi diversi da quelli ricavabili dall'alienazione del patrimonio pubblico: mutui con la cassa depositi e prestiti, le entrate dell'edilizia concertata o degli oneri di urbanizzazione che il nuovo piano regolatore libererà.
Oppure il Comune deve posticipare la realizzazione di opere pubbliche meno prioritarie ma dal sapore tipicamente elettorale, come il rifacimento di corso Trento e Trieste che certamente non si potrà fare nel corso di quest'anno come previsto in bilancio». Il Pd propone di dare diversa destinazione all'immobile dell'attuale Bellisario. «Se andrà avanti il progetto dell'amministrazione comunale, sull'area saranno calati 23mila metri cubi di cemento per l'edilizia residenziale», sostiene Sasso, «mentre a Santa Rita, che con i suoi 7mila abitanti è il quartiere più popoloso, mancano servizi e luoghi di aggregazione. Queste carenze possono essere colmate riconvertendo la scuola elementare in centro polifunzionale, per dare ai residenti uno standard di vivibilità adeguato».
L'operazione immobiliare, decisa con una variante al piano Peep approvata dalla maggioranza, è stata stimata in un milione 100mila euro, inseriti nello strumento di programmazione finanziaria approvato nelle scorse settimane. Se la maggioranza va avanti col progetto, l'opposizione torna sulla polemica. «Non siamo contro la costruzione di una nuova scuola elementare nel quartiere», afferma il consigliere di minoranza, Pasquale Sasso, «ma va realizzata utilizzando fondi diversi da quelli ricavabili dall'alienazione del patrimonio pubblico: mutui con la cassa depositi e prestiti, le entrate dell'edilizia concertata o degli oneri di urbanizzazione che il nuovo piano regolatore libererà.
Oppure il Comune deve posticipare la realizzazione di opere pubbliche meno prioritarie ma dal sapore tipicamente elettorale, come il rifacimento di corso Trento e Trieste che certamente non si potrà fare nel corso di quest'anno come previsto in bilancio». Il Pd propone di dare diversa destinazione all'immobile dell'attuale Bellisario. «Se andrà avanti il progetto dell'amministrazione comunale, sull'area saranno calati 23mila metri cubi di cemento per l'edilizia residenziale», sostiene Sasso, «mentre a Santa Rita, che con i suoi 7mila abitanti è il quartiere più popoloso, mancano servizi e luoghi di aggregazione. Queste carenze possono essere colmate riconvertendo la scuola elementare in centro polifunzionale, per dare ai residenti uno standard di vivibilità adeguato».
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