proscioglimento impugnato

Falso ideologico: un anno al vigile atipico

LANCIANO. È stato condannato a un anno di reclusione, pena sospesa, per falsità ideologica in atti pubblici in concorso, con l’ex sindaco Filippo Paolini, Luciano Di Corinto, il dipendente comunale...

LANCIANO. È stato condannato a un anno di reclusione, pena sospesa, per falsità ideologica in atti pubblici in concorso, con l’ex sindaco Filippo Paolini, Luciano Di Corinto, il dipendente comunale promosso a vigile urbano dall’ex primo cittadino senza aver frequentato il corso e superato l’esame da agente. Nell’udienza preliminare, svolta nel 2012, il “vigile atipico” fu prosciolto dall’accusa di concorso in falsità ideologica in atti pubblici e rinviato a giudizio per concorso in abuso d’ufficio con l’ex sindaco Paolini. Accusa dalla quale l’uomo è stato assolto in appello. La Procura, però, ha impugnato in Cassazione il proscioglimento per il falso contestato a Di Corinto. Sul ricorso in appello la Cassazione ha rinviato il fascicolo al tribunale di Lanciano per aprire il procedimento. Ieri la condanna di Di Corinto, rappresentato dall’avvocato Errico Sacco, ad uno anno di reclusione, pena sospesa. Questo perché per il giudice l’uomo avrebbe contribuito alla falsità degli atti per i quali Paolini è stato condannato a 8 mesi di reclusione (la causa è pendente in Cassazione.

L’inchiesta sul “vigile atipico” fu avviata nel settembre 2009, ma i fatti contestati risalgono al 13 novembre 2008 quando Paolini, in qualità di sindaco avrebbe attribuito a Di Corinto funzioni di servizi di polizia stradale senza che questi avesse frequentato il corso di preparazione né superato l’esame finale. L’accusa di concorso in falso era invece relativa a un decreto firmato da Paolini in cui avrebbe attestato che l’uomo aveva i requisiti e poteva svolgere la funzione di agente.

«Leggeremo le motivazioni e faremo appello», annuncia l’avvocato Sacco. (t.d.r.)

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