Gissi

Golden Lady il sindaco vuole chiedere i danni

GISSI. Domenica d'estate in Val Sinello per le famiglie dei lavoratori della ex Golden Lady. Decisi più che mai a portare avanti la battaglia e ottenere quello che era stato loro garantito,...

GISSI. Domenica d'estate in Val Sinello per le famiglie dei lavoratori della ex Golden Lady. Decisi più che mai a portare avanti la battaglia e ottenere quello che era stato loro garantito, continuano a vigilare sull'ingresso della Silda Invest per impedire che vengano portate via centinaia di scarpe già pronte. Non è meno determinato il sindaco di Gissi, Nicola Marisi. Il primo cittadino sta valutando l'opportunità di una denuncia per i danni economici subiti dal suo paese non escludendo una costituzione di parte civile in un eventuale processo.

«Di sicuro il ministero dello Sviluppo economico che si era fatto garante della riconversione approvando il passaggio dell'attività industriale dalla Golden Lady alla Silda Invest e alla New Trade deve pretendere delle spiegazioni da tutti gli attori della riconversione, scoprire dove sono andati a finire i due milioni e mezzo di euro che sarebbero dovuti finire in tasca della Silda Ivest e quindi dei lavoratori, stabilire cosa non ha funzionato, chi e perché non ha rispettato i patti» insiste il sindaco Marisi, «inoltre chiedo che Silda e New Trade vengano mandate via immediatamente e sostituite con altre aziende pronte a prendere il loro posto», dice Marisi. Parte delle risposte pretese dal sindaco potrebbero arrivare il 30 luglio dopo il tavolo tecnico sollecitato dal sottosegreario Legnini e dal deputato del Pd, Maria Amato a Roma.

« Il condizionale è d'obbligo perché io non sono stato ancora convocato», dice il presidente della Provincia, Enrico Di Giuseppantonio d’accordo con Marisi sulla necessità di fare chiarezza. «Marisi ha ragione nel lamentare un danno per l'economia in Val Sinello e nel pretendere l'intervento del ministero». (p.c.)

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