Guardiagrele, minacce col coltello: denunciato

Rissa tra alcuni cittadini albanesi in piazza Garibaldi, momenti di paura tra i passanti

GUARDIAGRELE. Viene da Casacanditella per regolare vecchi dissapori con alcuni connazionali albanesi. Ma la discussione degenera e estrae prima un coltello e poi una pistola, rivelatasi poi un'arma-giocattolo.

Protagonista è stato D.D., vent'anni e da molti anni residente in Abruzzo con regolare permesso di soggiorno. I fatti sono avvenuti nella tarda serata nell'affollato parco di largo Garibaldi, dove si teneva la giornata di apertura del torneo di calcetto. Inevitabile è stato così il panico diffuso in pochi minuti tra i tanti radunati al bar della pineta, i frequentatori della passeggiata serale e il pubblico degli incontri all'interno del rettangolo di gioco. La rissa ha coinvolto diverse persone di un gruppo stretto a difesa del giovane con il quale D.D. doveva chiarire un episodio avvenuto alcuni mesi fa.

A far ritornare l'ordine è stato il tempestivo intervento dei carabinieri, che hanno condotto in caserma il ventenne, risultato incensurato. Non si hanno particolari sull'interrogatorio, al cui termine i militari hanno denunciato a il giovane per porto di arma atta a offendere, il coltello che è stato sequestrato. Denuncia che non è invece scattata per la pistola. Attraverso il racconto dei testimoni è stata ricostruita la sequenza dei fatti. «Ci hanno spaventato, con quel coltello e le parole che non capivamo», racconta una donna che si è ritrovata nelle vicinanze della baruffa. «A qualche metro da me c'era mio figlio, che stava guardando la partita dal reticolato intorno al campetto. Ho pensato subito a lui e l'ho condotto per mano lontano da quel parapiglia mentre arrivavano i carabinieri». Tra i dettagli da chiarire c'è una ferita che D.D. avrebbe inferto a un coetaneo albanese con il coltello. (f.b.)

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