I droni a caccia di amianto «Così tuteliamo la salute» 

Via libera alle foto dall’alto per scovare tetti in eternit e discariche abusive Di Corinto: «Pronti a censire tutta la città, i risultati entro la fine dell’anno»

LANCIANO. Si alzeranno a breve su tetti, strade e campanili della città i droni per fotografare la presenza di amianto. È un sogno che si avvera quello del gruppo di maggioranza consiliare Progetto Lanciano, accarezzato ormai da alcuni anni: mappare e censire tutto l’amianto presente in città con un duplice scopo, quello di garantire una maggiore sicurezza per la salute dei cittadini, e di scoraggiare l’abbandono illecito di eternit, una pratica incivile che, oltre che pericolosa per l’ambiente e per l’uomo, costa alle casse di Palazzo di città decine di migliaia di euro. Solo nell’agosto del 2018, per bonificare 13 siti ci sono voluti 36mila euro. La determina per la mappatura e censimento dell’amianto è pronta e i lavori da 8.789 euro saranno svolti dalla ditta specializzata Res.Gea srl di Pescara. «Il progetto», spiega il capogruppo di Progetto Lanciano, Arturo Di Corinto, «consiste nel mappare e censire l’intero territorio comunale, su un’area di 66,95 chilometri quadrati di estensione, attraverso l’uso combinato di tecniche di telerilevamento da immagini aeree (ortofoto) multispettrali, acquisite anche con l’utilizzo di droni. I lavori partiranno dopo la prima metà del mese e si concluderanno prima della fine di quest’anno. Quanto rilevato», prosegue Di Corinto a nome dell’intero gruppo consiliare di Pl, «ci consentirà di avere un quadro preciso e soprattutto di delineare la presenza e la vicinanza ai luoghi sensibili come le scuole, parchi, piazze di un materiale, l'amianto, che in passato era molto utilizzato e che, se non ben conservato, a causa della vetustà e in assenza di idonea manutenzione, può rilasciare in aria fibre che se inalate possono provocare gravi patologie, quali per esempio il mesotelioma».
Sono numerosissime le discariche abusive di amianto, non solo lungo le sponde di corsi d’acqua e in terreni incolti, anche in pieno centro. «Il nostro compito sarà prima di tutto informare e sensibilizzare la comunità», prosegue Pl, «e, sulla base dei risultati raccolti, valutare le possibili azioni di intervento». La mappatura avviene tramite la pianificazione di voli dei droni che sono in grado di captare immagini multispettrali e, attraverso un algoritmo che tiene conto di criteri urbanistici, statistici, logistici e normativi, possono individuare delle aree chiave che presentano delle criticità. «Ultimo scopo», conclude Di Corinto, «sarà quello di contrastare efficacemente il problema degli smaltimenti illegali che tanto incidono su ambiente, salute dei cittadini e casse comunali. I temi ambientali restano, per Progetto Lanciano, di vitale importanza per la città e il nostro obiettivo, sia politico che amministrativo, è proprio quello di dare risposte concrete e soluzioni efficaci per i cittadini».