I vertici giapponesi in visita alla Denso: c’è il capo finanziario
Da oggi a Piana Sant’Angelo il dirigente Yukihiro Shinohara Il colosso nipponico studia gli investimenti futuri del gruppo
SAN SALVO. Proseguono alla Denso di Piana Sant’Angelo le visite dei vertici del colosso internazionale. Dopo il presidente mondiale di Denso Mufacturing Koji Arima, oggi a San Salvo arriva Yukihiro Shinohara, dirigente finanziario. I vertici dell’azienda stanno visitando tutti gli stabilimenti che la Denso gestisce nel mondo per poi decidere dove investire. I rappresentanti sindacali sperano che vengano definite le linee guide da seguire e calendarizzati gli incontri con rsu e segretari provinciale di Cgil, Cisl e Uil e Fismic per illustrare il bilancio del 2022 e l’andamento del 2023. L’arrivo del dirigente del settore finanziario è la conferma che l’attenzione di chi comanda sullo stabilimento di San Salvo c’è. L’auspicio è che quello che accade in questi giorni possa essere altamente produttivo per il futuro e che porti a nuove produzioni che garantiscano il futuro di Piana Sant’Angelo. Molto dipenderà dal giudizio che il dirigente nipponico darà sui bilanci della Denso di San Salvo.
Dieci giorni fa Marco Laviano, Alfredo Fegatelli, Nicola Manzi e Nicola Amicucci, segretari Cisl, Cgil, Uil e Fismic, hanno richiesto un incontro urgente con i vertici Denso. Il 31 ottobre finiranno gli ammortizzatori sociali ai quali da mesi Denso fa ricorso massiccio. Il segretario Fismic Amicucci esorta i sindacati a restare uniti: «Sono convinto», dice, «che tutte le organizzazioni sociali debbano mantenere in questa fase l’unità. È necessario compattarsi per riuscire a tutelare al meglio i dipendenti di Denso Manufacturing. Serve lavoro e servono anche investimenti».
Sulla visita di Yukihiro Shinohara c’è grande riserbo. Il dirigente analizzerà i bilanci e farà le sue valutazioni. Il futuro della multinazionale sta a cuore anche al Comune di San Salvo e all’indotto. Attualmente Denso conta 900 dipendenti ai quali va aggiunto un indotto di un migliaio di lavoratori. Rispetto allo scorso anno, grazie anche agli ordinativi da Brasile e Nord America la situazione è migliorata. Servono però nuove produzioni. La direzione dello stabilimento abruzzese sta spingendo affinché Piana Sant’Angelo resti un’eccellenza del gruppo. Più volte è stato ribadito l’eccellente lavoro fatto nel sito produttivo: proprio per questo i sindacati chiedono investimenti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Dieci giorni fa Marco Laviano, Alfredo Fegatelli, Nicola Manzi e Nicola Amicucci, segretari Cisl, Cgil, Uil e Fismic, hanno richiesto un incontro urgente con i vertici Denso. Il 31 ottobre finiranno gli ammortizzatori sociali ai quali da mesi Denso fa ricorso massiccio. Il segretario Fismic Amicucci esorta i sindacati a restare uniti: «Sono convinto», dice, «che tutte le organizzazioni sociali debbano mantenere in questa fase l’unità. È necessario compattarsi per riuscire a tutelare al meglio i dipendenti di Denso Manufacturing. Serve lavoro e servono anche investimenti».
Sulla visita di Yukihiro Shinohara c’è grande riserbo. Il dirigente analizzerà i bilanci e farà le sue valutazioni. Il futuro della multinazionale sta a cuore anche al Comune di San Salvo e all’indotto. Attualmente Denso conta 900 dipendenti ai quali va aggiunto un indotto di un migliaio di lavoratori. Rispetto allo scorso anno, grazie anche agli ordinativi da Brasile e Nord America la situazione è migliorata. Servono però nuove produzioni. La direzione dello stabilimento abruzzese sta spingendo affinché Piana Sant’Angelo resti un’eccellenza del gruppo. Più volte è stato ribadito l’eccellente lavoro fatto nel sito produttivo: proprio per questo i sindacati chiedono investimenti.
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