Il paese sotto shock: «Non può essere vero»

Cupello, il sindaco: era un grande lavoratore, sempre disponibile, non si tirava mai indietro
CUPELLO. «Non riesco a credere che il destino possa essere così crudele». È arrabbiato con il destino, Angelo Pollutri, il sindaco di Cupello. Il primo cittadino conosceva Nicola Christian Tambelli. La notizia della morte del giovane operaio lo ha sconvolto.
«Non è giusto morire di lavoro. Non è giusto sia toccato a Christian, un ragazzo buono e serio. Un grande lavoratore, sempre disponibile. Non si tirava mai indietro». Nel piccolo centro del Vastese sono tutti d’accordo con il primo cittadino. Tutti conoscevano Christian e lo vedevano fare lunghe camminate con il suo cane. «Lo adorava. Amava tanto gli animali. Ho visto Christian l’ultima volta sabato scorso. È venuto allo stadio per conto della cooperativa con cui lavorava. Ho parlato con lui del più e del meno», ricorda il sindaco. «Chi poteva immaginare che a distanza di tre giorni sarebbe accaduta questa terribile disgrazia», si rammarica il sindaco.
Dello stesso avviso il comandante della polizia municipale di Cupello, Nicola Marchesani. «Christian era davvero un bravo giovane. Non meritava di morire così». Il capogruppo provinciale del Pd, Camillo D’Amico, ha appreso la notizia mentre stava rientrando in paese. «È davvero terribile. Non basta la crisi a rendere amara la vita di tanti giovani. È davvero duro dover accettare la perdita di un giovane di 29 anni che cercava di farsi strada nella vita», afferma D’Amico.
I residenti di via Aragona, la strada in cui Christian abitava con la mamma, sono storditi dal dolore. La comunità si è stretta attorno alla madre dello sfortunato operaio cercando in qualche modo di alleviare il suo dolore. «Non sarà facile. Ha già subito un grande dolore nel 1999 con la morte del marito Rodolfo. Perdere un figlio così può farti impazzire. Siamo tutti sconvolti», dicono i vicini di casa.
Sulla vicenda è intervenuta anche la Fillea-Cgil Molise. «Questa nuova tragedia», scrive il sindacato, «non è dovuta alla fatalità come si vuol far credere ma al fatto che in particolari tipi di lavori non vengono più rispettate le più elementari norme di sicurezza sul lavoro che pur esistono e che se applicate sono efficaci anche se in via di alleggerimento sa parte del governo». (p.c.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA