LANCIANO. Le ha sputato addosso e le è andato contro con l’auto mentre anche lei era in macchina; l’ha pedinata, ingiuriata: le ha reso la vita un inferno perché lei aveva troncato la loro storia di amore. È un altro finto amore, una storia che sfocia nel possesso della donna “amata” a portare davanti al giudice per le udienze preliminari di Lanciano, Giovanni Nappi, un 28enne lancianese accusato di atti persecutori e lesioni verso l’ex. E con rito abbreviato, il 28enne, difeso dall’avvocato Massimo Biscardi, è stato condannato ad un anno di reclusione, pena sospesa; il ragazzo aveva risarcito la donna con 5mila euro per i danni provocati.
Secondo l’accusa il giovane, che l’avvocato ha dimostrato essere affetto da un disturbo paranoide della personalità ed è in cura, ha perseguitato la ex ragazza dal 28 aprile 2023, dalla fine della loro relazione con numerosi e insistenti messaggi WhatsApp inviati anche di notte, rivolgendole domande per sapere dove e con chi fosse, chiedendole di incontrarlo: senza avere risposte. Non solo; con la sua auto ha iniziato a transitare ripetutamente, anche di notte, davanti casa della ragazza: in un’occasione ha lanciato delle uova contro la facciata della casa e ha imbrattato i muri; in due occasioni con la vernice ha lasciato scritte ingiuriose sull'asfalto dinanzi al cancello dell’abitazione e sul muro di cinta della casa. Non pago di tutti questi atti persecutori una volta le ha sputato addosso e il 9 maggio 2023 ha provocato un incidente. Con la sua macchina mentre passava sotto casa della donna, l'ha vista transitare con la propria auto nell'opposto senso di marcia e ha così sterzato invaso la corsia sbattendo intenzionalmente con il suo veicolo contro quello della ex. La donna così ha riportato traumi cervicali e toracici giudicati guaribili in 17 giorni. Da lì la denuncia, il processo chiuso ora con rito abbreviato con un anno di reclusione, pena sospesa per il 28enne. (t.d.r.)
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