Inseguiti e arrestati tre ladri sorpresi nel deposito Honda

Erano in un magazzino di moto nella zona di Cerratina quando sono stati scoperti dalla Polstrada Dopo l’apertura dell’udienza sono stati rimessi in libertà in attesa del processo fissato a marzo

LANCIANO. Sorpresi a rubare in una ditta di servizi della Honda, si danno alla fuga a bordo del loro veicolo. Ma, inseguiti dalle pattuglie della polizia stradale, vengono bloccati prima che possano far perdere le loro tracce.

Tre cittadini romeni sono stati arrestati l’altra notte nella zona industriale di Lanciano. Si tratta di Valentin Goldura, 32 anni, Ionel Burlacu, 39, e Florin Corbu, 31, tutti domiciliati a Chieti. I tre sarebbero responsabili del tentato furto ai danni della ditta D&D Euroservice, un capannone nella zona industriale di Cerratina, contrada di Lanciano, dove all’interno si trovano motocicli per un valore di svariati milioni di euro.

I tre ladri sono stati sorpresi all’interno dello stabile Honda dopo che avevano scavalcato la rete di recinzione e scassinato la porta di emergenza, che si apre solo dall’interno. Vistisi scoperti dai poliziotti, i ladri hanno tentato una rocambolesca fuga a bordo del mezzo con cui in piena notte avevano raggiunto la zona industriale.

Al loro inseguimento, però, si sono subito lanciate le pattuglie della Polstrada, che stavano eseguendo un servizio di vigilanza delle strade di comunicazione, in uscita e in entrata dalla città, e delle aree industriali, programmati dal dirigente della sezione di Chieti, Fabio Santone, su tutto il territorio provinciale, proprio allo scopo di prevenire il fenomeno dei furti nelle abitazioni e ai danni delle attività produttive.

Goldura, Burlacu e Corbu sono stati, quindi, bloccati e tratti in arresto prima che riuscissero a far perdere le loro tracce.

Nella zona industriale di Cerratina, tuttavia, i tre non avrebbero tentato solo il furto alla ditta metalmeccanica D&D Euroservice. Dagli accertamenti successivi eseguiti dagli agenti della polizia stradale del distacccamento di Lanciano, coordinati dal comandante Renato Menna, risulta che nella stessa notte avrebbero messo a segno colpi in altri due capannoni industriali, dove sarebbero state asportate bobine di rame dalle cabine elettriche.

La refurtiva sarebbe stata nascosta: l’obiettivo dei tre era di recuperare quella merce in un secondo momento, con l’aiuto di un autocarro. Operazione interrotta, però, dall’arrivo della polizia e dall’arresto dei tre.

Su disposizione del magistrato di turno, il sostituto procuratore Rosaria Vecchi, ieri mattina gli arrestati sono comparsi davanti al giudice del tribunale di Lanciano. Convalidati gli arresti, i tre sono stati rimessi in libertà in attesa del processo, che è stato fissato a marzo.

Stefania Sorge

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