L’appello dei commercianti: «Riapriteci o sarà il disastro» 

Le associazioni di categoria: «Il Natale è l’unica speranza per risollevare un po’ le vendite» La Confartigianato al prefetto: alcune norme vanno interpretate in modo meno restrittivo

CHIETI. Tra speranza e incertezza il mondo del commercio attende la svolta del 3 dicembre e l’auspicata fine delle restrizioni della zona rossa. Le associazioni di categoria premono per la riapertura dei negozi e chiedono chiarezza nelle decisioni. Confartigianato si rivolge anche al prefetto con una lettera. L’associazione ha perorato i diritti di alcune categorie particolarmente svantaggiate dal modo in cui sono state interpretate alcune restrizioni che riguardano sia la zona rossa che quella arancione. La lettera è indirizzata ai due prefetti di Chieti e L’Aquila, visto che è stata firmata dal direttore di Confartigianato Chieti-L’Aquila Daniele Giangiulli. Riguarda gli spostamenti nelle zone rosse e arancione, consentiti al di fuori del proprio comune solo nel caso in cui non vi sia un’impresa che eserciti l’attività cui ci si rivolge. Secondo Giangiulli questa è un’interpretazione restrittiva della norma che penalizza le attività dei servizi alla persona, come acconciatori, ma anche lavanderie, carrozzieri, gommisti, «tutte attività per le quali si è instaurato un rapporto di fiducia nel tempo». Visto che alcune prefetture hanno interpretato in maniera meno restrittiva la norma, Giangiulli chiede ai prefetti di Chieti e L’Aquila di fare lo stesso.
A spingere per la riapertura di tutti i negozi è anche Confesercenti. «Altrimenti», dice il responsabile regionale Lido Legnini, «rischiamo di essere uno dei pochissimi territori in Italia a essere rossi durante il weekend dell'Immacolata. Chiediamo alla Regione e al governo di avere pari opportunità come la quasi totalità del territorio italiano. Chiediamo inoltre che nel periodo natalizio siano riaperti anche bar e ristoranti, ovviamente applicando adeguati protocolli di sicurezza. Queste attività sono chiuse da diverse settimane non reggono più la chiusura e non possono rinunciare agli incassi importantissimi delle festività natalizie».
«Ad oggi non abbiamo ancora certezze circa la data di riapertura», aggiunge la responsabile di Confcommercio Chieti Marisa Tiberio, «tutti i commercianti si stanno organizzando con le vetrine nuove, allestite per il Natale. Su questo periodo riponiamo tante speranze, per sistemare spesso bilanci e pagamenti in sospeso. Siamo però consapevoli che da un punto di vista commerciale si registrerà un calo di incassi che abbiamo stimato di almeno il 20% perché a causa delle restrizioni ci saranno meno occasioni per scambiarsi i regali, perché è circolata una grande mole di acquisti on line e perché in occasione del blackfriday (al quale tutte le categorie forzatamente chiuse non hanno aderito) si sono anticipati tanti acquisti e tanti regali. Inutile colpevolizzare i commercianti per la loro scarsa digitalizzazione, che certo serve, ma noi facciamo un altro mestiere fatto soprattutto di rapporti interpersonali».
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