La Honda rilancia con due nuovi scooter

Dopo i sacrifici, il nuovo direttore della azienda di Atessa presenta il nuovo piano: per festeggiare altri 40 anni in Abruzzo

ATESSA. Dopo i sacrifici e una durissima fase di ristrutturazione dello stabilimento di contrada Saletti la Honda è pronta al rilancio. Nel futuro c'è ancora Atessa al centro della produzione europea e ci sono anche due nuovi modelli e una speranza concreta per l'indotto che conta oltre 20 aziende locali.

Ad annunciarlo è la stessa direzione aziendale che comunica che il colosso nipponico delle due ruote è «pronto per la fase della ricostruzione, rinnovando gli impegni assunti in sede di accordo ministeriale lo scorso dicembre». E' il nuovo direttore dello stabilimento di Atessa, Yuji Masaki, a pronunciare le parole che tutta la Val di Sangro attende, e lo fa nel corso della presentazione della nuova struttura organizzativa aziendale.

Si tratta di parole di fiducia e di speranza, che arrivano dopo mesi di angoscia per il territorio. Fra pochi giorni si completerà il piano degli esuberi che ha portato l'azienda a far restare nello stabilimento più longevo della Val di Sangro 355 lavoratori a tempo indeterminato sui 647 operai che lavoravano fino all'estate scorsa ad Atessa.

Dal 1° luglio «l'azienda concentrerà tutte le sue energie per il recupero di competitività» attraverso gli aspetti chiave della nuova organizzazione: «visione, collaborazione, rapidità e trasparenza».

Inizia quindi una nuova fase, una gestione che si proietta oltre la crisi di questi anni e che tenderà ad «armonizzare le diverse funzioni aziendali e a riservare uno spazio importante alla strategia verso l'esterno». La Nuova Honda ("New Honda" nel messaggio globale della casa giapponese) ha anche definito un'area progettuale che si concentrerà nella ristrutturazione della fornitura e sullo sviluppo di "nuovi business".

E tra gli obiettivi primari di questa strategia c'è sicuramente l'attenzione alla sopravvivenza dello stabilimento di Atessa. Honda mirerà quindi «all'ottimizzazione di qualità, costo e consegne utilizzando il miglior bilanciamento fra risorse interne, valore del territorio e acquisti globali». «Il know how e le competenze creati sul territorio in più di 40 anni», spiega il nuovo direttivo «giocheranno un ruolo strategico per il futuro».

Intanto la casa nipponica sciorina alcuni dati. Nonostante le vendite del segmento scooter siano diminuite del 31% nei primi 5 mesi dell'anno, Honda ha resistito meglio di altri concorrenti e ha rafforzato la propria posizione aumentando la quota di mercato dal 22,4% al 27,9%.

Lo stabilimento di Atessa nei prossimi mesi, così come previsto dai piani aziendali, si concentrerà sulla produzione degli scooter. La casa nipponica ha annunciato l'introduzione di due nuovi modelli, in vendita dal 2015, che andranno ad affiancare i modelli correnti tra cui il celebre Sh che ha fatto la storia dello stabilimento di Atessa, e il nuovissimo Vision in produzione dallo scorso aprile.

Speranze concrete arrivano anche per l'indotto.

«Per consolidare i vantaggi competitivi legati ai processi di fornitura», promette l'azienda, «la Honda ha già in piano l'obiettivo di rafforzare la localizzazione di alcune fasi di approvvigionamento per i modelli in arrivo, mettendo a frutto le competenze del territorio». «L'impegno e gli sforzi profusi da tutti», ha concluso il direttore Masaki, «sono garanzia di futuri successi e sono prova del forte desiderio di festeggiare altri 40 anni».

Daria De Laurentiis

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