La Marina in abbandono nei 250 clic del Consorzio 

Vasto. Il report degli operatori della zona turistica inviato alla giunta comunale Il presidente Molino: da anni sollecitiamo manutenzione e riqualificazione

VASTO. Dai cordoli “rattoppati” del lungomare Cordella, all’ex stazione ferroviaria di piazza Fiume in totale stato di abbandono e con il cantiere della Via Verde che ha sottratto centinaia di parcheggi. Si presenta così Vasto Marina all’avvio della stagione balneare. Quello che salta agli occhi è la mancanza di quel minimo di manutenzione ordinaria necessaria per rendere quei luoghi accoglienti. «Colpa del Covid-19 che ha ritardato gli interventi di bonifica e di ripulitura», dicono in Comune, ma la versione non convince gli operatori turistici che attraverso il Consorzio Vivere Vasto Marina hanno consegnato un reportage fotografico sulle condizioni della riviera, da sud a nord.
LUNGOMARE CORDELLA. Nel tratto nord del litorale, quello antistante la statua dedicata alla Bagnante, uno dei simboli della spiaggia di Vasto, non passa inosservato il “rattoppo” dei cordoli danneggiati dai mezzi della Pulchra durante i lavori di ripulitura dell’area che per alcune settimane ha ospitato una montagna di detriti e di legno recuperati durante i lavori di pulizia dell’arenile. Il danno alla pavimentazione è stato riparato, ma il risultato non è dei migliori. A completare il quadro la vegetazione incolta e i rifiuti che costeggiano il lungomare in un tratto di spiaggia dove gli operatori balneari stanno sistemando sdraio ed ombrelloni.
IL REPORT FOTOGRAFICO. Tutte le zone della Marina che da sud a nord hanno bisogno di interventi sono state immortalate in un report di 250 foto che il Consorzio Vivere Vasto Marina ha consegnato agli amministratori nel corso di un incontro. «Sono anni che sollecitiamo lavori di manutenzione a cui devono affiancarsi interventi di riqualificazione», dice il presidente del sodalizio, Piergiorgio Molino, «con gli amministratori il contatto è quotidiano: da parte nostra c’è la massima collaborazione, ma è evidente che per fare turismo c’è bisogno soprattutto di una località accogliente, pulita e ben tenuta. La riviera è il biglietto da visita della città».
L’EX STAZIONE FERROVIARIA. In totale abbandono e ricettacolo di qualsiasi tipo di rifiuto, l’ex stazione di piazza Fiume è stata trasformata in cantiere da circa tre anni anche se i lavori per la realizzazione della Via Verde da quelli parti scontano un netto ritardo. In compenso sono stati sottratti circa 200 posti auto che l’amministrazione conta ora di recuperare più a sud, lungo l’area di risulta che costeggia l’Istituto San Francesco.
L’ASSESSORE BARISANO. «Gli interventi di manutenzione ordinaria e lo sfalcio dell’erba sono iniziati in ritardo quest’anno per via dell’epidemia da coronavirus», spiega Gabriele Barisano, delegato ai servizi manutentivi, «in ogni caso in città ci sono tre ditte che stanno lavorando».
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