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Medico vastese muore in Toscana mentre fa jogging

Pietro Ciccorossi, 51 anni, era specialista in Gastroenterologia ed effettuava trapianti di fegato. Lascia moglie e due figli

VASTO. Stava facendo jogging lungo la Vicarese, a Uliveto Terme, in Toscana, insieme a un amico, quando si è portato una mano sul petto ed è caduto a terra. Pietro Ciccorossi, 51 anni, epatologo nato a Vasto ma originario di San Salvo e da molti anni residente a Gello, nel Comune di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa, è morto ieri mattina per un infarto. Il professionista si è accasciato senza un lamento. Inutili i soccorsi degli operatori del 118, allertati dall’amico. Per lui non c'è stato più nulla da fare. «È difficile credere che non ci sia più. È stato un collega e un amico amabilissimo a cui ho affidato molti pazienti di Vasto e del Vastese che avevano bisogno di un trapianto di fegato. La sua morte mi addolora profondamente», ha commentato il primario di Gastroenterologia del San Pio, Antonio Spadaccini.

Pietro Ciccorossi dopo essersi diplomato al liceo Pudente di Vasto, si era trasferito in Toscana e si era laureato in Medicina e chirurgia all’Università di Pisa. Nel 1990 si era specializzato in Gastroenterologia. Dal 1996 al 1998 aveva lavorato nell’ambulatorio di epatologia e, successivamente, nell’ambulatorio di trapianto di fegato. Da oltre 15 anni svolgeva attività di ricerca nella patogenesi, diagnostica e terapia delle epatiti virali croniche. Era allievo del professor Maltinti. «Si era specializzato anche nelle tecniche pre e post trapianto. Anni fa ebbe l’opportunità di tornare a Vasto ma qui non avrebbe potuto proseguire la sua brillante carriera», ricorda il collega Antonio Spadaccini. «Da quando la Regione Toscana ha deciso di non accettare più pazienti dall’Abruzzo non ci siamo più sentiti per motivi professionali, ma quando veniva a Vasto ci vedevamo con piacere».

La tragedia è avvenuta ieri mattina alle 11. È toccato all’amico avvisare la famiglia. I genitori e la sorella sono partiti immediatamente per Pisa. Sconvolta la moglie, professionista di Taranto laureata in Economia a Pisa e che lavora alla Piaggio. La donna si è dovuta far forza per dire ai due figli di 8 e 4 anni che il papà non c’è più.

La scomparsa improvvisa e prematura del dottor Ciccorossi ha lasciato sgomenti anche i colleghi dell’Aoup che lo conoscevano e avevano avuto modo di lavorare con lui in questi anni. «È un colpo durissimo», ha detto la dottoressa Maurizia Brunetto, direttore dell’Unità operativa di Epatologia dove il medico lavorava. La Brunetto è stata tra i primi ad accorrere sulla Vicarese non appena si è diffusa la notizia. «Pietro era un epatologo di grande una esperienza professionale, con profonda competenza nel settore, e soprattutto era un medico orientato al malato, con una spiccata sensibilità all’ascolto», ha dichiarato la professionista. Anche la direzione aziendale esprime alla famiglia i sentimenti della più sincera vicinanza e cordoglio in questo momento di profondo dolore. La salma è stata ricomposta all'obitorio dell’ospedale in cui Ciccorossi lavorava. I genitori hanno espresso il desiderio di riportare il feretro a Vasto, ma la decisione sarà presa oggi.

Paola Calvano

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