«Pronta la legge sulle comunità giovanili». Il candidato del centrodestra: faremo in centro la casa dello studente

Meloni: più spazi per i giovani

La visita del ministro a sostegno di Di Primio sindaco

CHIETI. I giovani? Non sono tutti bulli e veline. Lo assicura il ministro Giorgia Meloni che sulla «bella gioventù» italiana fa «controinformazione» attraverso un ministero che sarà pure senza portafoglio ma è pieno di idee.
Il ministro della Gioventù era ieri a Chieti per sostenere la candidatura in Consiglio comunale di un giovane come Ilias Tsilividis, segretario regionale della Giovane Italia, e di un (ancora) giovane Umberto Di Primio, candidato sindaco del centrodestra.

Per la Meloni, accompagnata dal coordinatore provinciale Mauro Febbo e dal consigliere regionale Lorenzo Sospiri, la grande sfida del suo ministero non è quella di «pensare a politiche giovanili di nicchia», ma quello di «restituire lungimiranza all’impegno politico, che è scelta comunitaria e antindividualistica, con risposte di lungo periodo».
Le risposte da dare, per il ministro Meloni, sono per esempio «i 135 milioni stanziati per le borse di studio, i 75 milioni per le residenze universitarie, i 3 milioni per le città universitarie come Chieti».

Il ministro ha sottolineato con forza la questione della precarietà che è in qualche modo collegata a quella della meritocrazia: «Stiamo cercando di costruire una società che sappia premiare il merito», ha detto, «ma per premiare il merito bisogna a monte costruire uguaglianza, uguaglianza non nel punto di arrivo un pò come ci è stata consegnata dalla cultura del’68, ma uguaglianza nel punto di partenza».

La Meloni ha quindi annunciato la presentazione di un disegno di legge per le comunità giovanili, spazi gestiti da giovani sotto i 30 anni, «all’interno dei quali sia possibile per i ragazzi fare iniziative di ogni tipo che vanno dallo sport alla musica, al teatro, alla formazione, alla riscoperta dei saperi tradizionali». Una di queste nascerà a L’Aquila «un’iniziativa che stiamo portando avanti insieme alla Regione e all’assessore Paolo Gatti», ha aggiunto il ministro, «e che sarà il prototipo delle comunità giovanili».

Sviluppare spazi di aggregazione è uno dei punti del programma del candidato sindaco Di Primio: «Faremo certamente una consulta dei giovani e utilizzeremo immobili vuoti per dare la possibilità di sviluppare anche locali commerciali come pub e altro».
E’ questo il modello di «città giovane fatta dai giovani» pensata da Di Primio e di cui fa parte integrante la Casa dello studente che il candidato sindaco del centrodestra vuole aprire nel centro storico.

«Questa è una città con 30mila studenti e 10mila fuori sede non c’è un solo posto letto in uno studentato» ha spiegato Di Primio, che nel programma prevede anche una Agenzia delgi affitti «per evitare speculazioni» e per dare garazie «sulla qualità degli appartamenti».

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