reparti che scoppiano

Meno posti letto in ospedale «Chiarezza sul futuro»

LANCIANO. «Reparti che scoppiano, malati sistemati dove c’è posto, anche in unità non proprie come ad esempio un donna operata al femore messa in Ginecologia. Medici costretti a fare la spola tra i...

LANCIANO. «Reparti che scoppiano, malati sistemati dove c’è posto, anche in unità non proprie come ad esempio un donna operata al femore messa in Ginecologia. Medici costretti a fare la spola tra i reparti per garantire un’assistenza che non viene mai meno grazie proprio all’abnegazione del personale. Ma così non va. L’ospedale Renzetti va potenziato, non distrutto e ci vuole chiarezza. Vogliamo capire qual è il suo futuro visto che il presente lo conosciamo bene ed è fatto di tagli, liste di attesa».

Progetto Lanciano, lista civica del vicesindaco Pino Valente, chiede chiarimenti all’azienda sanitaria e alla politica sul ruolo dell’ospedale frentano, sul suo futuro. Alla vigilia delle elezioni regionali. «È un susseguirsi di cattive notizie per il Renzetti», dice Marcello Rovetto, coordinatore del movimento, «ed è sconcertante la mancanza di risposte dalla Asl, dal manager Francesco Zavattaro. Non vorremmo che dietro questi silenzi ci fosse qualche altro brutto scherzo per l’ospedale che si paleserà dopo il voto di domenica. Anche la politica deve dare risposte sui primari tagliati, sugli investimenti cancellati per il Renzetti, sul ruolo dell’ospedale, su cosa si deve specializzare. Insomma su quale sarà il suo futuro».

Alla luce anche del fatto che l’atto aziendale aveva indicato una mission, una specializzazione che poi non si è attuata. Si parlava di un Renzetti che puntava su Geriatria, Stroke unit (unità dedicata all’ictus) e Oncologia, di un San Pio che puntava su Emodinamica e Urologia. Geriatria da unità complessa è diventata semplice e ha perso 10 posti letto. Ora è stata accorpata a Medicina. La Stroke unit in base a una delibera, poi bloccata, doveva essere spostata a Chieti. «Di vero nell’atto aziendale c’è il taglio di posti letto», fa notare Progetto Lanciano, «89 quelli cancellati che hanno portato il presidio sotto i 3,7 posti letto per mille abitanti indicati dalla legge».

A Lanciano e Vasto i posti sono al 2 per mille a dispetto di altre aree della Asl dove si supera il cinque per mille come Chieti.

Teresa Di Rocco

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