Matteo Renzi, senatore di Italia Viva ed ex presidente del Consiglio

CHIETI

Minacce a Renzi su Facebook: teatino rischia la condanna fino a 7 anni

Un 64enne nei guai per due frasi pubblicate sul profilo online, l’accusa: "Il fine era quello di turbare l’attività politica delle istituzioni della Repubblica Italiana"

CHIETI. Il reato è di quelli pesanti, punito con il carcere da uno a sette anni: «Violenza o minaccia a un corpo politico, amministrativo o giudiziario». Tanto per rendere l’idea, è la stessa ipotesi configurata dalla procura di Palermo nell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia. E per questo reato è finito nei guai un teatino di 64 anni, E.D’O. le sue iniziali, accusato di aver minacciato su Facebook il senatore ed ex premier Matteo Renzi. Il sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Giancarlo Ciani ha firmato l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, atto prodromico alla richiesta di rinvio a giudizio.

A condurre l’inchiesta sono stati i poliziotti della Digos di Chieti, diretti dal vice questore Coriolano Conte. Tutto è cominciato quando l’attenzione degli investigatori, impegnati nel quotidiano monitoraggio del web, è stata catturata da due messaggi postati dal 64enne sulla propria bacheca virtuale. Il primo, datato 1° febbraio 2021, preceduto dalla pubblicazione del simbolo delle Brigate Rosse, recitava testualmente: «Se fanno vincere il capriccio al massone Renzi, rifondo una colonna e li vado a prendere uno per uno». Nel secondo messaggio, pubblicato il giorno successivo, c’era invece scritto: «Stiamo arrivando, colpirne uno per educarne cento». A quel punto è partita l’informativa di reato. (g.let.)

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