il deposito al porto

Ortona, sul progetto del Gpl presentate 1.074 osservazioni

La scadenza è prevista per domani, ne arriveranno altre. Ecco le principali preoccupazioni e le paure dei cittadini

ORTONA. È corsa alle ultime osservazioni da protocollare in Comune. Domani scade il termine per presentare i pareri dei cittadini e dei portatori di interesse sul progetto di deposito gpl. L'ultimo dato parla di 1.074 osservazioni giunte all'Ufficio protocollo, ma il numero è in continuo aggiornamento visto che in questo fine settimana, lungo le strade del centro cittadino, sono ancora tanti i banchetti organizzati da associazioni ambientaliste e gruppi politici, mirati a raccogliere le opinioni contrarie degli ortonesi sull'impianto della Seastock srl. Secondo le previsioni alla fine si potrebbe toccare le duemila osservazioni protocollate.

Sarebbe un dato sicuramente rilevante, considerando anche che le stesse osservazioni non perverranno in forma anonima. Insomma, il fronte del no al deposito costiero della società controllata da Walter Tosto è nutrito, e dell'esito delle consultazioni svolte dovrà inevitabilmente tenerne conto il Ministero dello Sviluppo economico a cui spetterà la decisione finale.

I MOTIVI DEL NO. Sono diversi i punti che la cittadinanza sta rimarcando, anche con l'aiuto di esperti che hanno posto una serie di considerazioni, per spiegare i motivi della propria avversità al progetto.

Tra quelli che ricorrono maggiormente figurano pericolosità multiple, connesse ad eventuali casi di incendio, scoppio, contaminazione, o legate a frane, terremoti, tsunami.

Un altro problema posto all'attenzione è il pericolo terrorismo: nell'era degli attentati, con un impianto di stoccaggio gpl da 25mila metri cubi, secondo molti Ortona diventerebbe un possibile bersaglio. Altri ancora evidenziano la mancanza di una viabilità alternativa al voluminoso traffico pesante che partirà dal deposito di gpl e attraverserà Via Cervana, una strada trafficatissima, soprattutto in estate.

Un nodo da sciogliere questo, per il quale il consigliere regionale Camillo D'Alessandro ha espresso più di una perplessità, tanto da invitare pubblicamente la Seastock a sospendere il progetto. E poi c'è la problematica, non di poco conto, sollevata dal comitato porto, il quale ha evidenziato che il progetto è in contrasto sia con il piano regolatore vigente (risalente al 1969) sia con quello adottato nel 2015. GAZEBO IN PIAZZA. Le forze politiche appartenenti a Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Forza Italia, Noi con Salvini, Ortona in Comune, Per Ortona, Uniti per Ortona da venerdì sera hanno allestito un gazebo in Piazza della Repubblica per informare la cittadinanza in merito alla realizzazione del deposito, e incrementare la raccolta delle osservazioni che saranno prese in esame dal Ministero dello Sviluppo Economico. Il banchetto sarà presente anche oggi, a partire dalle 19.

Ieri sera, invece, il programma ha previsto anche la proiezione di diverse immagini che hanno ulteriormente aiutato gli ortonesi nella comprensione della problematica. Effetti negativi su uno sviluppo turistico della città, la preclusione ad attività produttive ricadenti nel raggio di un chilometro dall'impianto, ricadute occupazionali sul territorio praticamente nulle, la pericolosità in alcune condizioni, sono alcune riflessioni che spingono tali schieramenti politici a dire no al progetto della Seastock.

Ma non ci sono solo loro in piazza in questa domenica. Altre associazioni vicine alle tematiche ambientali, infatti, si possono trovare oggi in un punto di raccolta delle osservazioni lungo Corso Vittorio.

COME FARE. Per dare il proprio parere sull'insediamento è necessario compilare e sottoscrivere i moduli che il Comune di Ortona ha fatto recapitare alle famiglie. Questi poi devono essere trasmessi all'Ufficio protocollo allegando una copia del documento di riconoscimento. Ed ormai siamo agli sgoccioli: domani sapremo quanti cittadini si sono espressi sul mega impianto che dovrebbe sorgere nell'area portuale.