Pasti nelle scuole, via al servizio Il Comune: «Controlli rigorosi» 

Sono 1.200 le domande arrivate, l’assessore: «Così la ristorazione sta tornando ai livelli pre Covid» Tra le richieste anche 45 diete speciali, appello dell’amministrazione sul corretto funzionamento

CHIETI. Riparte il servizio mensa nelle scuole di Chieti. Da domani la refezione scolastica sarà garantita in tutti i plessi che adottano il tempo pieno e il Comune garantisce il massimo controllo dopo le domande pervenute. Lo affermano il sindaco Diego Ferrara e l’assessore alla pubblica istruzione Teresa Giammarino. «È una ripartenza condivisa con i gestori del servizio e le scuole, affinché possa essere assicurato al meglio e con tutto il personale necessario», dicono. «Dal canto nostro abbiamo fatto di tutto per rendere le modalità di iscrizione fluide, facili e accessibili a tutti. Infatti, grazie al lavoro del settore Istruzione, in sinergia con l’assessorato all’Innovazione digitale e al nostro settore di Innovazione digitale che sta seguendo la facilitazione di questo e altri servizi che prevedono interazione con l’utenza e pagamenti, siamo riusciti a farle tramite App, incamerando un numero di pasti che riporta la ristorazione scolastica quasi ai livelli pre Covid».
Le domande inserite ad oggi sono 1.200, prodotte da 976 famiglie (che hanno più di un figlio a scuola), in tutto 45 sono quelle con richiesta di diete speciali. Le iscrizioni potranno proseguire domani mattina, sempre tramite l’App che è stata un metodo importante di accesso al servizio e che prevede controlli rigorosi ad ogni richiesta processata, sia per quanto riguarda la tariffa e, dunque, la valutazione dell’Isee, sia per le particolari richieste relative a diete speciali a cui abbiamo rivolto un’attenzione più elevata.
«Il nostro auspicio è che la ristorazione possa riprendere senza intoppi di nessuna natura e, soprattutto, con uno spirito pienamente collaborativo che un servizio di questo genere deve avere, perché rivolta ad un’utenza che è la più importante di tutte». Sulla ripartenza a ottobre del servizio nelle scorse settimane si era generata polemica al termine della commissione mensa tenuta al museo Barbella. In quell’occasione era emerso come lo slittamento della ripartenza del servizio fosse dovuta anche alle elezioni del 25 settembre.
A infiammare il dibattito era stata Serena Pompilio, capogruppo di Azione politica. «Il Comune è in palese ritardo», aveva attaccato, «l’ente mette in seria difficoltà le famiglie con genitori che lavorano».
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