Picchia e terrorizza la compagna, arrestato 

Un 35enne, già ai domiciliari per droga, finisce in carcere dopo la denuncia presentata dalla donna

CHIETI. L’ha aspettata, nascosto dietro la porta di casa, fino alle due di notte. Quando la compagna è tornata da lavoro, l’ha massacrata di botte senza un motivo: è stata solo l’ultima di una serie di aggressioni che andavano avanti ormai da anni. Così, lunedì pomeriggio, i carabinieri della compagnia di Chieti hanno arrestato A.M., 35 anni, originario di Cerignola (indichiamo solo le iniziali per tutelare la vittima). Adesso l’uomo, già ai domiciliari per droga e spendita di banconote false, è rinchiuso nel carcere di Madonna del Freddo dopo che, su richiesta del pm Lucia Anna Campo, il giudice Andrea Di Berardino ha firmato l’ordinanza di aggravamento della misura cautelare. Per la donna di 27 anni, che ha avuto il coraggio di presentata la denuncia davanti ai militari del maggiore Massimo Capobianco, è stata la fine di un incubo.
Nell’ultimo periodo, la ragazza ha dovuto subire aggressioni verbali e fisiche di ogni tipo. Una volta, ad esempio, il compagno l’ha colpita violentemente con un bastone e con la cintura dei pantaloni fino a farla svenire. Ma la vittima ha continuato a vivere con lui temendo che potesse fare del male alla sua famiglia. Con il passare del tempo, i rapporti sono rimasti sempre tesi a causa del carattere violento e possessivo dell’uomo, che non la lasciava mai uscire da sola. Finito ai domiciliari per una storia di cocaina e denaro farlocco, l’indagato – stando alle indagini – ha continuato a frequentare persone pregiudicate, a fare uso di droga e a picchiare più volte la donna a tal punto da mandarla all’ospedale.
Qualche giorno fa, l’ultimo episodio con l’aggressione al rientro da lavoro, quando la vittima è stata presa a schiaffi, calci e pugni. Un collega che aveva riaccompagnato a casa la 27enne è stato costretto a intervenire e a bloccare fisicamente l’uomo, in evidente stato di agitazione. Quando sono arrivati i carabinieri, sul tavolo c’erano tracce di una dose di eroina appena consumata. La casa era a soqquadro, mentre la donna presentava evidenti segni sul viso e, terrorizzata, all’inizio non riusciva neppure a parlare. Appena uscita dal pronto soccorso, però, ha denunciato tutto in caserma. E come sottolineano gli investigatori, dopo l’entrata in vigore del “Codice rosso”, ovvero la nuova legge sulla violenza di genere, la risposta delle istituzioni è stata immediata ed efficace. (g.let.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA .