Pista ciclabile sull’ex tracciato

Intesa sulle aree di risulta. E’ caccia ai finanziamenti

LANCIANO. Una pista per ciclisti e pedoni. Un percorso di 42 chilometri inframezzato da qualche chiosco e che una volta in funzione risparmierà allo squallore l’attuale scenario della costa teatina. E’ il progetto di conversione dell’ex tracciato ferroviario tra Francavilla e San Salvo. Dopo l’ordinanza emessa dai Comuni che impone alle Ferrovie dello Stato di pulire con urgenza quei terreni per tutelare la salute e l’igiene pubblica e ridurre il rischio di incendi, pare finito il tempo delle chiacchiere sulla necessità di dare un futuro all’area di risulta, da due anni ormai dismessa ma piena di rifiuti ed erba alta anche tre metri.

Intorno a un tavolo, ieri, si sono incontrati la Provincia e i Comuni della costa teatina per riprendere il discorso su cosa fare dell’ex tracciato. Alla fine è stato deciso che la Provincia si farà promotrice di un accordo di programma per l’acquisto dell’area e realizzarci una pista ciclo-pedonale: un progetto unico su questo tratto di litorale. «La Provincia farà la sua parte presentando il progetto preliminare sulla pista», dice il presidente dell’ente, Tommaso Coletti. L’area di risulta ha un costo: oltre 18 milioni di euro, ex caselli dismessi inclusi. La Regione, con la legge 5 del 2007, ha stanziato fondi per la valorizzazione della costa: ci sono 700mila euro per l’acquisto dell’ex tracciato. Provincia e Comuni faranno l’accordo di programma per prendere quella striscia di terra di 42 chilometri. Contestualmente alla firma dell’intesa, la Provincia realizzerà il progetto preliminare per la pista ciclo-pedonale, scegliendo insieme ai Comuni dove mettere i chioschi e altri punti di attrazione per i turisti.

Si arriverà quindi al progetto definitivo. Ma per portare a termine i lavori, tra acquisto dell’area e opere da realizzare, ci vorranno 20 milioni di euro. Come trovarli? Un decreto della presidenza del Consiglio dei ministri concede 14 milioni ai progetti che favoriscono il turismo in bici. Ci sono poi i “piani strategici” cofinanziati dall’Unione europea ai quali la Regione può accedere per finalità del genere. Dunque, basta mettere insieme forze istituzionali e politiche e tanta buona volontà per arrivare al traguardo. «Quello della pista ciclo-pedonale sulla nostra costa è un progetto unico. Ma bisogna fare presto», dice il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, «perché la competitività turistica si mostra con l’offerta di qualità verso chi sceglie di venire da queste parti. E poi togliamo dal degrado le ex stazioni saccheggiate di tutto».