Rifiuti speciali sotto sequestro

Metalli e plastica in sette container vicino alla ferrovia.

CHIETI. Sette container di grandi dimensioni colmi di rifiuti speciali, in attesa di essere avviati alla lavorazione. Poi, tutt’intorno, calcinacci, mattoni, cemento e articoli sanitari abbandonati in un’area di 150 metri cubi, tanto da costituire una vera e propria discarica di rifiuti. Due responsabili sono stati denunciati.
L’operazione è stata condotta dai militari del reparto operativo aeronavale della guardia di finanza di Pescara. L’area sequestrata, di circa 1.400 metri quadrati, si trova nelle vicinanze del centro commerciale Megalò. Il terreno, secondo i militari, veniva utilizzato illecitamente da un’impresa di gestione dei rifiuti che, pur avendone la disponibilità, non era autorizzata a depositarvi i rifiuti metallici, plastici e calcinacci. Con il passare del tempo, secondo gli investigatori, è stata realizzata una vera e propria discarica abusiva a ridosso della linea ferroviaria Sulmona-Pescara.

Il sequestro delle fiamme gialle ha riguardato sette container di grandi dimensioni contenenti rifiuti speciali. Il materiale attendeva di essere avviato alla lavorazione. Ad aggravare lo stato di degrado ambientale della zona è stato anche il continuo abbandono di calcinacci, mattoni, cemento e sanitari per l’intera lunghezza dell’area, per complessivi 150 metri cubi, tanto da costituire una vera e propria discarica. Le indagini hanno consentito di rintracciare due responsabili, segnalati ai magistrati della Procura di Chieti. L’attività investigativa rientra nella tutela dell’ambiente e del demanio e nella lotta agli ileciti svolta quotidianamente dai militari della stazione navale di Pescara.

La scorsa settimana un’analoga operazione era scattata da quelle parti. “Big bags”, vale a dire sacchi pieni di scarti di produzione industriale a 150 metri dal fiume Pescara e una discarica interrata nell’area della Walter Tosto serbatoi, erano stati sequestrati sempre dai militari del reparto operativo aeronavale della Finanza di Pescara.
Nell’intervento le fiamme gialle avevano individuato un’area di 300 metri cubi di rifiuti speciali depositati in modo incontrollato su un’area di 1.400 metri quadrati. I militari hanno scoperto il materiale dopo avere sorvolato la zona con l’elicottero non lontano da un’area individuata a novembre e dove erano scattati altri sequestri.

Il lavoro investigativo era iniziato per classificare i rifiuti scoperti in passato, ma i militari hanno notato alcune zone con vegetazione diversamente colorata. Di qui, il sopralluogo e l’immediato carotaggio del terreno con la scoperta, a diversi metri di profondità, di rifiuti industriali. Si tratta di materiali di varia natura per il quale sono in corso le operazioni di classificazione. Pare anche certa la presenza di residui di idrocarburi. I titolari della Walter Tosto avevano sostenuto di non sapere nulla della vicenda perché il terreno era stato acquistato successivamente ai presunti interramenti. In passato nella zona erano insediate alcune fonderie.