Rubati tre calici dall’altare di San Filippo Neri

Frisa, furto nella notte dopo avere forzato la porta d’ingresso alla sagrestia Il parroco don Orlando: «Siamo dispiaciuti, erano un dono dei fedeli»

FRISA. Chiese prese di mira dai ladri nel Frentano. L’ennesimo furto nelle piccole parrocchie dell’entroterra e della costa è avvenuto nei giorni scorsi ai danni della chiesa San Filippo Neri di Guastameroli, contrada di Frisa. I ladri si sono impossessati di tre calici nei pressi dell’altare dopo aver forzato la porta della sagrestia, di facile accesso e poco sorvegliata. Il bottino è magro: circa 600 euro il valore dei tre calici in ottone, ma il danno e il dispiacere della comunità sono forti. Soprattutto perché, proprio qualche giorno prima, c’è stato un altro tentativo di effrazione in un’altra chiesa, quella della Madonna del Popolo di Frisa.

Il santuario in questi giorni rimane aperto ai fedeli dal momento che ricorre l’anno giubilare. Per i parrocchiani e i fedeli dal 1° maggio scorso si sono aperte le porte della chiesa per accogliere chiunque voglia pentirsi dei propri peccati. Un evento spirituale che non ha però impedito ad alcuni ladri di introdursi nel santuario nelle ore serali e tentare di rubare la corona della Madonna e del Bambino. In quel caso, però, è scattato l’allarme che ha messo in fuga i ladri.

«Siamo molto dispiaciuti», commenta il sacerdote, padre Orlando, «il valore in sè degli oggetti non è alto, ma è soprattutto affettivo e storico. Quei calici erano stati donati dai parrocchiani in ricordo dell’ex parroco della chiesa della Madonna del Popolo, don Vito. Crediamo si tratti di disperati, cosa si trova in una chiesa?».

I parrocchiani e il parroco hanno avvisato le forze dell’ordine e il consiglio pastorale. Un altro furto nella casa del Signore è avvenuto nelle scorse settimane nella chiesa della Madonna delle Grazie a Sant’Apollinare, contrada di San Vito. Anche in quel caso i ladri hanno puntato gli unici oggetti di un qualche valore della chiesa: una corona e un pugnaletto d’argento della Madonna Addolorata.

Daria De Laurentiis

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