Scontri nel dopo corteo, multato

Danni all’auto di un esponente di Fn: condannato militante di Rifondazione

LANCIANO. Assolto dalle accuse di concorso in lesioni, detenzione illegale di materiale esplosivo (una bomba carta), condannato a 100 euro di multa e al risarcimento della parte civile a 1.200 euro per danneggiamento. Si è chiusa con questa sentenza del giudice Francesco Marino, il processo che ha visto imputato Stefano Bova, 34 anni, di San Vito, arrestato il 6 marzo 2011 per gli scontri avvenuti tra militanti di Forza nuova e Rifondazione comunista che avevano indetto in città due distinte manifestazioni, rispettivamente contro l’immigrazione e contro il razzismo.

Era la sera del 5 marzo 2011 quando, un quarto d’ora dopo la fine dei due cortei partiti in punti diversi della città, un gruppo di militanti di sinistra aggredì alcuni manifestanti di Forza Nuova di Teramo che stavano lasciando la città su un’utilitaria parcheggiata in via Renzetti, in pieno centro. Esplosero bombe carta, ci furono scontri e l’intervento della polizia che arrestò Bova. Il giovane, difeso dall’avvocato Isidoro Malandra, per l’accusa avrebbe aggredito con altri soggetti non identificati, con calci e pugni M.A.F., difeso dall’avvocato Alfonso Ucci, procurandogli lesioni lievi, ossia un taglio all’orecchio e al fianco, avrebbe detenuto illegalmente una bomba carta facendola esplodere e danneggiato l’auto di M.A.F.. Per il giudice, invece, Bova è colpevole solo del danneggiamento per il quale ha previsto la multa di 100 euro, il risarcimento danni alla parte civile e il pagamento delle spese legali. (t.d.r.)

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