Scuole senza telefoni, mora di 10 mila euro

Villa Santa Maria, bollette non pagate dal Comune da due anni. Piano anti-debiti del commissario

VILLA SANTA MARIA. Ammontano a circa 10 mila euro le bollette non pagate alla Telecom che hanno indotto la compagnia telefonica a staccare le linee, almeno per quanto riguarda le telefonate in uscita, a diverse utenze del Comune di Villa Santa Maria comprese le scuole dell’obbligo. Il Comune, in sostanza non paga le bollette dal 2010: quindi ancora prima che in municipio arrivasse il commissario prefettizio Valentina Italiani. Adesso si corre ai ripari di errori precedenti.

«Stiamo studiando con la Telecom il miglior rientro sostenibile per il Comune. Il problema», dice il commissario in servizio in municipio dallo scorso aprile, «è che siamo stati costretti a far fronte a diverse criticità e in questa fase di difficoltà generale i problemi si accrescono».

Le scuole non abilitate a fare le telefonate in uscita sono la materna, l’elementare e la media, che fanno parte dell’istituto comprensivo Benedetto Croce, con sede a Quadri, il cui reggente è Silvino D'Ercole, preside dell’istituto alberghiero Marchitelli.

Dopo anni di bollette non pagate e 10 mila euro di debito, la Telecom ha deciso così di staccare tutte le utenze che fanno capo al Comune. «Mi sono battuta», afferma il commissario Italiani, «per evitare la chiusura completa delle linee comunicando i numeri non disabilitabili, quali scuole e Comune. Adesso aspettiamo di uscire da questa situazione cercando con la Telecom un piano di rientro».

Oggi la scuola ha fornito agli insegnati un cellulare di servizio per far fronte alle emergenze, anche se alcuni servizi, come i collegamenti ad Internet sempre più essenziali, non sono abilitati.

In paese la notizia delle scuole rimaste senza telefono per le bollette non pagate dal Comune, ha destato prima curiosità e quindi sconcerto. Il commissario prefettizio è arrivato a Villa perché l’ex sindaco, Vito Paolini, dieci mesi dopo la sua elezione (prima di lui sindaco fu Francescopaolo Falconio) fu sfiduciato da un assessore e due consiglieri di maggioranza oltre che da tre consiglieri di minoranza.

Matteo Del Nobile

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