corruzione e omicidio colposo 

Slitta l’udienza su Di Giammarco 

Il giudice deciderà a ottobre se mandare a giudizio l’ex primario

CHIETI. Ieri si è celebrata l’udienza preliminare per decidere il rinvio a giudizio dell’ex primario di Cardiochirurgia dell’ospedale Santissima Annunziata di Chieti Gabriele Di Giammarco.
Il gup Andrea Di Berardino ha rimandato al 13 ottobre l’udienza che deciderà il futuro dell’ex primario, accusato di corruzione nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti pilotati per l’acquisto di valvole cardiache, ma anche di omicidio colposo a seguito della morte di un 59enne di Atri.
Gli avvocati dei familiari dell’uomo, Italo Colaneri e Angelo Pettinella, si sono costituiti parte civile, così come ha fatto la Asl con l’avvocato Barbara D’Angelosante.
Dieci persone sono coinvolte nell’inchiesta della guardia di finanza teatina che ha svelato un sistema illecito andato avanti per anni. In due, l’ex direttore amministrativo Asl Giulietta Capocasa e l’ex dirigente Asl Andrea Tisselli, hanno chiesto il rito abbreviato.
Dei dieci accusati per cui il pm Giancarlo Ciani chiede il processo, solo in due erano presenti all’udienza ieri mattina: il cardiochirurgo Tomaso Bottio e lo stesso Di Giammarco, rappresentato dagli avvocati Luca Iadecola e Leo Brocchi.
Le difese hanno sollevato questioni preliminari sull’incompetenza territoriale, ritenute dal giudice infondate: l’udienza, dunque, si terrà a Chieti. (a.i.)
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