Teateservizi, debiti e bilanci: l’ex capo ascoltato in procura 

Massimo Marchetti, convocato come persona informata sui fatti, risponde alle domande del pm La Finanza indaga sui «dati falsi» contenuti negli atti del 2017 e del 2018. L’inchiesta può allargarsi

CHIETI. Ore 10.30 di ieri, in procura arriva Massimo Marchetti, l’ex amministratore unico della Teateservizi, la società a totale partecipazione pubblica del Comune di Chieti per la quale il pubblico ministero Giuseppe Falasca ha chiesto il fallimento dopo aver riscontrato un «profondo disequilibrio finanziario, patrimoniale ed economico».
L’AUDIZIONE
Marchetti, convocato come «persona informata sui fatti», resta negli uffici giudiziari per un’ora, minuto più o minuto meno. Il commercialista teatino risponde alle domande del pm e dei finanzieri della sezione di polizia giudiziaria per ripercorrere la situazione economica della società, a cominciare dallo scenario trovato al momento del suo insediamento, avvenuto all’inizio di agosto del 2019, alla guida della Teateservizi, che attualmente gestisce in città la riscossione delle tasse, i parcheggi a pagamento e il cimitero di Sant’Anna. Uno scenario già analizzato a fondo dalla procura, anche attraverso la relazione del consulente tecnico Emma Ioppi, che ha evidenziato come, nei bilanci relativi al 2017 e al 2018, siano stati esposti «dati falsi».
DEBITI E «DATI FALSI»
L’audizione di Marchetti è legata alla necessità di trovare conferme e chiedere ulteriori precisazioni in merito a informazioni già emerse attraverso l’analisi della documentazione acquisita dalle fiamme gialle in Comune e nella sede della partecipata. Atti che hanno messo in evidenza una situazione debitoria che ha portato Teateservizi a un passo dal tracollo, al punto tale che il pm Falasca ha scritto: «Va dichiarata fallita al più presto al fine di evitare l’aggravio della sua situazione finanziaria, patrimoniale ed economica, i cui effetti riverberano su interessi pubblici afferenti la contabilità del Comune di Chieti». E ancora: «L’analisi del biennio 2016-2017 ha evidenziato come l’impresa abbia perso del tutto la capacità di perseguire i fini istituzionali conseguendo cospicue perdite patrimoniali e sconfinando anche in un disordine gestionale, tale da non consentirle il deposito dei bilanci di esercizio relativi agli anni 2019 e 2020».
L’UDIENZA
Dopo il rinvio del 14 aprile, è stata fissata al prossimo 28 giugno l’udienza sull’istanza di fallimento presentata dalla procura. Tra la stesura della richiesta del pm e la discussione in programma fra poco più di un mese il quadro è cambiato: la Teateservizi è finita in liquidazione e al vertice non c’è più Marchetti, nominato dall’ex primo cittadino Umberto Di Primio, ma il commissario liquidatore Luca Di Iorio, chiamato dal sindaco Diego Ferrara.
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