Terreni edificabili, definiti sconti ed esenzioni sull’Ici

La giunta rivede al ribasso i valori delle somme arretrate Il sindaco: questa amministrazione lavora per i cittadini

LANCIANO. Riduzioni dal 10 all’80% del valore in euro al metro quadrato e in alcuni casi anche l’esenzione totale. L’amministrazione comunale rimodula al ribasso i valori delle aree diventate edificabili con il nuovo piano regolatore, per il calcolo di Ici (fino al 2012) e Imu, accogliendo le oltre 1.200 istanze dei cittadini che erano scesi anche in strada per protestare. Per molti c’era stato un salasso di diverse migliaia di euro, a causa del pagamento dell’Ici arretrata dal 2009 al 2012, nonché l’impossibilità effettiva di costruire.

La commissione. In un anno la commissione intersettoriale - urbanistica, lavori pubblici e finanze - istituita dalla giunta ha esaminato 1.244 osservazioni presentate da 1.394 cittadini (3.843 particelle catastali interessate). Le istanze sono state classificate in quattro tipologie: aree da considerare non fabbricabili per ragioni oggettive o soggettive (43%); aree sulle quali agiscono fattori che determinano un deprezzamento (28%), ad esempio terreni in forte pendenza, vicini alla discarica o troppo piccoli per poterci costruire; aree a edificabilità differita (6%), come i 64 ettari della zona “ex Campus”; il 20%, infine, relativo ad altre questioni, dalle aree oggetto di esproprio alle richieste di dilazione del pagamento.

Le riduzioni. «Sono stati mesi di lavoro intenso che hanno rimesso le bocce a posto e ricreato il rapporto tra amministrazione e cittadini», commenta il sindaco Mario Pupillo, «questa è un’amministrazione che non promette ma fa». I valori dei terreni edificabili andavano da 5 euro (lecceta Barbati) a un massimo di 232 euro al metro quadro (viale Cappuccini). Adesso in alcuni casi l’imposta viene addirittura azzerata: ad esempio se a diventare edificabile è stato il giardino di una casa che non era accatastato come tale, se il terreno è di proprietà di un coltivatore diretto o se la potenzialità edificatoria è stata già tutta sfruttata. «La rimodulazione dei valori impatta in modo positivo sulle tasche dei cittadini», sottolinea il vicesindaco Pino Valente.

Aree ex Campus. Tra i valori più contestati c’erano quelli delle aree verso la Val di Sangro, prima vincolate alla realizzazione del Campus automotive e oggi area integrata di sviluppo. Su questi terreni si potrà edificare solo una volta pronti i piani attuativi: fino ad allora il valore del terreno sarà ridotto del 70%, da 14 a 4,2 euro a metro quadro. «Il problema non si sarebbe creato se, dal 2009, la precedente amministrazione avesse comunicato il cambio di destinazione d’uso, da agricolo a edificabile, ai cittadini interessati», ricorda l’assessore alle finanze, Valentino Di Campli, che insieme ai colleghi Sasso (urbanistica) e Antonio Di Naccio (lavori pubblici) si è occupato del problema, «dopo tre anni in cui nulla è stato fatto, ci siamo trovati a dover valorizzare i terreni e a comunicare gli importi da pagare a 10 mila contribuenti». «Con questo lavoro è come se avessimo riaperto il periodo delle osservazioni al piano regolatore», aggiunge Sasso, «a tempo illimitato per giunta, poiché le osservazioni si possono ancora presentare». Le riduzioni non sono cumulabili: se un terreno rientra in più di una casistica, va scelta quella più vantaggiosa.

Stefania Sorge

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