Toschi, un teatino a capo della Finanza

Esperto nella lotta all’evasione fiscale ha 62 anni, tre lauree, un figlio nelle Fiamme gialle e Chieti nel cuore
CHIETI. Era il 29 novembre di due anni fa. Il generale Giorgio Toschi, il superpoliziotto Luigi Savina e il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, vennero salutati con un lungo applauso e l'augurio di una carriera ancora più prestigiosa da una platea qualificata, quella del Circolo degli Amici di Chieti.
Tre teatini doc ai vertici delle istituzioni. Da ieri Toschi, 62 anni, è il nuovo comandante generale della Guardia di finanza: prende il posto del generale Saverio Capolupo, che «continuerà a servire il nostro Paese nella funzione di consigliere di stato» ha spiegato il premier Matteo Renzi, annunciando le nuove nomine al termine del Consiglio dei ministri che, tra le altre, hanno riguardato anche Franco GabrieIli, ex capo della protezione civile, ex prefetto di Roma e soprattutto prefetto dell'Aquila nei momenti più difficili del dopo terremoto, diventato capo della Polizia. Come vice, Gabrielli, si ritrova un altro teatino, Luigi Savina, anch'egli da poco nominato. Non c’è che dire: l'applauso di quella sera a Chieti gli ha portato fortuna e ancor di più al generale di corpo d’armata Toschi che ieri ha trasformato in realtà l'augurio che la sua città gli ha fatto.
A novembre, Toschi, era già diventato il nuovo comandante in seconda della Guardia di finanza, subentrando al generale di Corpo d’Armata Michele Adinolfi. Ma adesso è salito sul gradino più alto delle Fiamme gialle. Nato a Chieti il 15 novembre del 1954, è sposato e ha un figlio attualmente ufficiale del corpo. È laureato in Giurisprudenza, in Economia e Commercio e in Scienze della Sicurezza Economico Finanziaria. Tre lauree con un’ eccezionale capacità di spiegare concetti complessi in modo semplice. Come accadde quella sera a Chieti, da ospite della conferenza dal titolo "La Legalità parte da qui".
Intervenne prima Legnini, quindi Savina e infine Toschi, all'epoca comandante dell'Ispettorato generale dei reparti d'istruzione e formazione del corpo della Guardia di Finanza che parlò da grande esperto della lotta all'evasione, degli effetti devastanti di quest'ultima sull'economia italiana e del ruolo prezioso della Finanza. Toschi chiuse l’intervento lanciandosi in un commovente racconto dell’infanzia vissuta a Chieti e dell'emozione che ogni volta prova tornando alle sue origini. Alla città che ama più di ogni altro luogo al mondo. E Chieti oggi continua ad applaudirlo come quella sera al Circolo, orgogliosa del suo generale.
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