Tre giorni di iniziative dedicate ai disabili 

Fossacesia. Progetto europeo con 50 ragazzi e adulti croati: eventi in programma fino a domani

FOSSACESIA. «Fossacesia città inclusiva, da sempre pronta e disponibile a migliorare la sua ospitalità e aperta all’innovazione intesa come miglioramento della vita di ogni cittadino, nella lotta a ogni forma di discriminazione e nella promozione di nuovi modelli di sostenibilità ospita», come sostiene una nota dell’amministrazione comunale, da ieri e fino a domani ospita 50 tra ragazzi e adulti provenienti da Primosten, comune della Croazia, per l’evento finale del progetto europeo “Diversity City-Zen", al quale ha collaborato anche l’Ong tedesca Emyf.
Il programma della tre giorni è iniziato con l’arrivo della delegazione croata, con la visita di Fossacesia e dei suoi principali monumenti storici e architettonici, nonché della Costa dei trabocchi. Oggi, invece, sono in programma i tavoli di lavoro per delineare i parametri per la città inclusiva nella progettazione urbanistica, che tenga conto della crescita sportiva e culturale. Domani, nel teatro Saraceni, i sindaci di Fossacesia e Primosten firmeranno il progetto elaborato dai gruppi di lavoro, che sarà poi inviato alla Comunità Europea. «Oggi più di ieri bisogna innescare processi rigenerativi basati sulla cura dello spazio pubblico. Bisogna investire sulla trasformazione urbana, rispettando alcuni obiettivi che devono tenere conto del cambiamento delle abitudini, delle nuove esigenze di tutti cittadini, nessuno escluso», afferma il sindaco, Enrico Di Giuseppantonio. «In questo fine settimana Fossacesia si trasforma in un laboratorio d’idee che guarderà con particolare attenzione all’inclusione e lo farà attraverso un confronto d’idee con altre realtà, nello spirito di collaborazione che è alla base dell’Europa dei popoli».
La preparazione e l’organizzazione dell’evento finale del progetto europeo è stato un lavoro lungo, durato oltre due anni e nel quale si sono impegnate l’assessore Maura Sgrignuoli e la consigliera Antonella Rotondo. «Lo scambio di buone pratiche e la creazione di “reti” sono strumenti importanti per l’attuazione delle sfide che devono affrontare le città europee del domani», sottolineano Sgrignuoli e Rotondo. «In questi tre giorni avremo modo di analizzare temi come la transizione energetica, il risparmio energetico, la mobilità urbana, la qualità dell'aria, l’adattamento al clima».
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