L'eroina sequestrata dai carabinieri

Treglio, nascondevano un chilo e mezzo di eroina: arrestati madre e figlio

Operazione dei carabinieri di Lanciano in un'area boschiva di contrada Serroni

TREGLIO. Una donna 63enne, Vera Morelli, e il figlio Luca Di Rocco, di 29, di Treglio (Chieti), sono stati arrestati e trasferiti nelle carceri di Teramo e Lanciano con l'accusa di detenzione e spaccio di un chilo e mezzo di eroina. I provvedimenti di restrizione della libertà personale sono scattati per ordine del procuratore della repubblica di Lanciano (Chieti).

Il rudere di contrada Serroni dove è stata trovata la droga

Ieri pomeriggio, l’operazione condotta dai carabinieri della compagnia di Lanciano agli ordini del capitano Vincenzo Orlando. Già da qualche tempo, i militari del nucleo operativo e radiomobile, diretti dal tenente Giuseppe Nestola, stavano monitorando un’area boschiva in contrada Serroni, al confine con il territorio di Treglio. Qui erano stati segnalati strani movimenti di persone nonostante le asperità presenti nella zona (terreni scoscesi e incolti). Dopo qualche giorno di servizi di osservazione attuati da militari in borghese, ieri, intorno alle 15.30, i carabinieri hanno notato un’auto utilitaria, di colore bianco, con a bordo un uomo e una donna, che sopraggiungeva dalla strada principale fino a raggiungere una stradina sterrata.

Dal veicolo è scesa la donna che, dopo essersi inoltrata tra la vegetazione, ha raggiunto un piccolo rudere. Qui, sotto le tegole del tetto diroccato, ha prelevato qualcosa per poi tornare nell’auto dove l’uomo era rimasto a sorvegliare la zona. I militari li hanno subito bloccati. Addosso alla donna sono stati trovati due involucri contenenti circa 100 grammi di eroina. Poi, raggiunto il piccolo rudere, i carabinieri hanno portato alla luce altri 4 involucri, per complessivi 400 grammi, oltre a due panetti di droga del peso di 500 grammi ciascuno. L’eroina, circa 1,5 kg, è stata sequestrata assieme alla vettura utilizzata dalla coppia. Proseguono le verifiche per individuare la provenienza dello stupefacente, valore circa 40mila euro, destinato allo smercio sulla piazza locale. Si cercano anche eventuali complici.

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