Tribunale di Chieti, lavori mai iniziati

Avvocati: subito la riqualificazione dell’ala inagibile. A un anno dal terremoto uffici giudiziari ancora inagibili

CHIETI. A oltre un anno dal terremoto, il tribunale, per metà inagibile, nonostante il trasferimento del settore civile all’ex ospedale di via Arniense, soffre di mancanza di spazi. Gli avvocati chiedono che si intervenga presto per ridare funzionalità alla parte attualmente chiusa.

Gli uffici giudiziari sono ancora in affanno anche se tutta ciò che riguarda il processo civile si è trasferito nei locali di via Arniense, in quelle stanze dove in tempi antichissimi c’era il lazzaretto e che poi nel corso degli anni hanno mutato destinazione d’uso, prima trasformandosi in centri per il recupero delle tossicodipendenze, poi diventato una facoltà universitaria e infine uffici provinciali. Ma gli spazi recuperati non hanno risolto il problema degli operatori costretti a lavorare ancora in una situazione precaria con spazi insufficienti soprattutto se vengono celebrati più processi civili in uno stesso giorno. Problema che si aggrava se ci sono udienze importanti e con più testimoni. La parte dell’attuale sede principale del tribunale, dichiarata inagibile dopo il terromoto, ora è completamente vuota anche di fascicoli e mobili.

Negli uffici di San Giustino è rimasto solo il settore penale che trova spazio anche nell’ex edificio Galiani. «Siamo favorevoli alla realizzazione della cittadella della giustizia», dice il presidente dell’ordine degli avvocati Pierluigi Tenaglia, «progetto bellissimo che certamente avrà il pregio di riunire tutti i settori e risolvere definitivamente il problema degli uffici, ma è necessario che si riqualifichi con urgenza la parte del tribunale attualmente inagibile, riconsegnandole la necessaria funzionalità, in modo da creare le migliori condizioni di lavoro, in attesa di una struttura che richiederà certamente tempi lunghi». Gli avvocati pensano che possano essere sfruttutati a questo scopo i fondi post terremoto, destinati alla riqualificazione degli uffici giudiziari abruzzesi lesionati.

Intanto il Comune è al lavoro per la cittadella giudiziaria. Il progetto prevede l’abbattimento dell’edificio ex Galiani e il collegamento con l’ex ospedale. Un’opera che costerà 2 milioni e mezzo di euro e che approderà nella fase di studio di fattibilità al prossimo consiglio comunale, nell’ambito della discussione del piano triennale dei lavori pubblici. Il progetto che dovrebbe prendere corpo alla fine di quest’anno potrebbe, in teoria, essere finito alla fine del 2012. Affidato in project financing vedrà come principali protagonisti la Provincia, (proprietaria sia dell’attuale palazzo di giustizia sia dell’ex ospeadale), Comune e Regione.