Vasto, 7 strade su dieci non a norma per il codice

Senza marciapiedi e strette: il traffico nel centro storico viola il codice

VASTO. Strade con marciapiedi inesistenti o di larghezza inferiore a quella prevista dalla legge e strisce pedonali-fantasma. Alle ben note criticità messe in risalto dallo studio sulla mobilità urbana, che è parte integrante del piano di recupero del centro storico, si aggiungono i problemi di manutenzione che rendono le strade urbane poco sicure per gli automobilisti e i pedoni. Le soluzioni indicate dai tecnici parlano di provvedimenti che vanno dalla limitazione della velocità (che non deve superare i 20 chilometri orari), alla istituzione di Ztl (zone a traffico limitato).

Riserva particolare attenzione alla mobilità urbana il piano di recupero redatto da un pool di progettisti coordinato dal professor Pier Luigi Cervellati e finalizzato alla riqualificazione del vecchio borgo. «Le indagini effettuate sulle modalità di accesso, sosta e movimento dei veicoli hanno messo in luce alcune criticità», spiega l'ingegnere Paolo Marino, componente del gruppo di lavoro, «ad esempio il 70% delle strade del centro storico non è conforme agli standard minimi previsti dalla legge e presenta marciapiedi non a norma, la cui larghezza è inferiore a un metro e mezzo. Lo studio ha anche evidenziato una carenza di posti auto nei giorni feriali. Ci sono 140 posti in meno rispetto al fabbisogno», aggiunge il professionista, «sia nelle ore di punta e sia durante la notte».

Si parte dall'analisi per proporre alcune soluzioni. Fermo restando che alcune strade del centro storico dovrebbero essere interdette al traffico veicolare (è il caso di via Naumachia, nel tratto che costeggia l'antica chiesa dell'Addolorata o di via Giulia), i tecnici propongono l'apposizione del limite di velocità di 20 chilometri orari o la istituzione di una Ztl. Provvedimenti ora al vaglio dell'amministrazione comunale intenzionata a prendere in considerazione la chiusura al traffico di alcune vie.

Capitolo a parte merita la manutenzione delle strade, problema sollevato da alcuni esponenti della minoranza. E' il caso di Andrea Bischia (Progetto per Vasto) che ha sollecitato il rifacimento della segnaletica orizzontale. «In luoghi di attraversamento pedonali cruciali come piazza Verdi, corso Mazzini, via Ciccarone, corso Garibaldi, le strisce pedonali sono invisibili», sostiene il consigliere comunale, «avere una segnaletica orizzontale ben visibile è l'unico deterrente per un attraversamento stradale in sicurezza, soprattutto in assenza di semafori che regolano il transito pedonale. La sicurezza dei pedoni, in particolare di anziani e bambini, non può essere considerata solo in funzione di fondi da utilizzare».

Un sollecito, quello di Bischia, che non è rimasto inascoltato. Proprio in questi giorni il Comune ha provveduto al rifacimento della segnaletica orizzontale in corso Garibaldi, una delle strade urbane più trafficate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA