Questi i film in pole position per aggiudicarsi la statuetta  

“Gli spiriti dell’isola” e “The Fabelmans” partono bene, ma si avvicina “The whale”

NEW YORK. I Golden Globes hanno aperto la stagione dei premi puntando su Gli Spiriti dell'isola, il film “irlandese” di Martin McDonagh con Colin Farrell e Brendan Gleeson e I Fabelmans, il personalissimo film di Spielberg, ma la corsa verso gli Oscar del 12 marzo è appena cominciata: le nomination saranno annunciate il 24 gennaio (si saprà allora se Pupille di Alice Rohrwacher entrerà in cinquina tra i migliori corti live action), precedute da una serie di altre candidature che, come ha scritto Variety, hanno aperto una gamma di possibilità «grande come una balena». Un gioco di parole: infatti The whale (la balena), con Everything everywhere all at once, Tar, Elvis e Top Gun: Maverick sono gli altri film emersi in pole position dalle nomination delle associazioni dei registi (Dag) e degli attori (Sag), annunciate l'11 gennaio e dei produttori (Pga, 12 gennaio). Martedì chiudono le votazioni per le candidature agli Oscar (dieci nella categoria del miglior film, la più prestigiosa) e un altro banco di prova arriverà il 19 con quelle dei Bafta (i premi del cinema britannico saranno assegnati un mese dopo) che ha già diffuso, al pari degli Academy Awards, alcune longlist: il bellissimo Niente di nuovo sul fronte occidentale, tratto dal romanzo di Erich Maria Remarque e Argentina 1985, ispirato al processo dei giudici Strassera e Ocampocontro la giunta militare di Videla, sembrano emergere in prima battuta come potenziali vincitori per il film in lingua straniera cosi come, nella categoria del film di animazione, il Pinocchio di Guillermo Del Toro non sembra avere rivali.
Tra i test in vista dei premi più ambiti, stasera assegna i suoi premi l'Associazione dei Critici che ha aperto agli stranieri dopo le polemiche che due anni fa hanno investito la Hollywood foreign press associatio, e Everything everywhere, il surreale film con Michelle Yeoh eroina del multiverso, è in testa alle nomination. I giudizi della Pga, ossia dell'unione produttori, sono sempre considerati un affidabile precursore degli Oscar ed ecco che l'inclusione nelle sue nomination di The whale ha scompigliato le carte: il film sull’obeso professore dalla vita da recluso di Darren Aronofsky - che da regista è in corsa anche con The territory per il miglior documentario - potrebbe regalare a Brendan Fraser la statuetta per il miglior attore. In gara anche quattro sequel: Avatar: the way of water, Black panther: Wakanda forever, Glass onion: a Knives out mystery e Top gun: Maverick, in aggiunta a Spiriti dell'isola, The fabelmans, Elvis, Everything everywhere all at once e Tar. Alle nominations della Sag hanno dominato Gli Spiriti dell'isola e Everything everywhere all at once con cinque candidature a testa. Tornando ai Globes, il premio della Hollywood Foreign Press Association ha messo un “cerotto” sull'esclusione di The Fabelmans di Steven Spielberg dalla longlist dei Bafta e di altre guild di settore tra cui l'American Society of Cinematographers. Sia i Globes che le nomination della Pga hanno scartato i film di donne registe tra cui Women talking di Sarah Polley, Aftersun di Charlotte Wells, Anche io di Maria Schrader e The woman king di Gina Maria Prince-Bythewood. Aftersun della Wells (con Paul Mescal, una delle star più in voga del momento) è stato però preso in considerazione ai Bafta in ben otto categorie tra cui, oltre che per la migliore regia, anche come miglior film assieme a Living: ispirato a Ikiru di Akiro Kurosava, con la sceneggiatura di Kazuo Ishiguro, l'ultimo film di Oliver Herasmus potrebbe dare al protagonista Bill Nighy il suo primo Oscar.