Siffredi, focolaio Covid in famiglia 

Positivi al virus l’interprete e produttore di film porno, la moglie, i due figli, e la domestica con il marito

BUDAPEST. «Io e mia moglie abbiamo il Covid e, per colpa dei test veloci comprati in farmacia in Italia, abbiamo contagiato anche i nostri figli»: Rocco Siffredi racconta la spiacevole vicenda dalla sua casa di Budapest. «Al ritorno da Roma» confessa, confermando la notizia anticipata ieri dal sito Dagospia, «abbiamo iniziato a sentirci male. Ci siamo fatti i test veloci ma, dopo ben due risultati negativi, ci siamo tranquillizzati e abbiamo riabbracciato i nostri due figli». La doccia fredda, però, è arrivata ben presto. «Tutti infetti e con sintomi», prosegue l’attore e regista originario di Ortona, «anche la fidanzata di mio figlio più grande, oltre alla domestica e a suo marito, che hanno entrambi più di 70 anni. Non mi perdonerei mai», aggiunge ancora, «di aver fatto loro del male».
L'indiscrezione, ancora prima di essere confermata dall’attore, era stata diffusa ieri mattina dal sito Dagospia, che ha inizialmente lanciato la notizia raccontando che dal Covid-19 era stata contagiata l'intera famiglia, insieme alla donna di servizio e all'autista.
Siffredi attualmente si trova a Budapest, dove appena martedì sera si è aggiudicato due premi “Xbiz Europa Awards 2020”, durante la terza edizione del festival cinematografico dell'industria dell'intrattenimento per adulti di Berlino, con il suo ultimo lungometraggio a luci rosse “My Name is Zaawaadi”: le statuette gli sono state assegnate come “Movie of the year” (miglior film dell’anno) e “Best sex scene” (migliore scena di sesso). La cerimonia di premiazione della rassegna, proprio a causa della pandemia mondiale in corso, quest'anno si è svolta solamente in forma virtuale. Ma proprio la scorsa settimana, l’attore porno si trovava in Italia, precisamente a Roma, dove era al lavoro sulla sceneggiatura di una serie autobiografica.
Per il momento, a parte la dichiarazione di presentare i sintomi della malattia, non ci sono ancora notizie sulle condizioni di salute dell’attore-regista e su quelle della sua famiglia.
Siffredi aveva anche preso posizione sull’emergenza sanitaria: lo scorso marzo, in pieno lockdown, l’attore aveva esortato tutti i cittadini a proteggersi, rispettando le regole e rimanendo in casa: «Ho utilizzato una chiave ironica perché sdrammatizzare è importante», aveva commentato, «ma bisogna allo stesso tempo far capire che non si tratta di un gioco». E a proposito del mercato pornografico ai tempi del Coronavirus, aveva dichiarato: «È assurdo che quest’industria non abbia ancora avuto uno stop. Da circa due mesi, cioè da quando è iniziata questa emergenza, io non giro più alcun film. Ma l’industria del porno, invece, non ha fatto lo stesso, stranamente. Non si è fermata l’Europa in generale, e non si sono fermate Budapest, Praga, Parigi. Tutti gli attori continuano a girare».
La notizia, naturalmente, ha ben presto fatto il giro dei social, scatenando i commenti ironici degli utenti, che hanno commentato la cosa con battute salaci e riferimenti al lavoro, al distanziamento (e alle doti) di Rocco. Infatti, se un utente scrive: «Rocco Siffredi positivo al tampone. In quarantena fiduciaria l'intera Ungheria», un altro si domanda: «Come faranno a tracciare tutti i suoi contatti degli ultimi 15 giorni?». Ma è tutto sotto controllo: «Tranquilli, Rocco Siffredi si riprenderà alla sveltina».