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Walter Tobagi, odiato senza ragione 

Interviste e immagini ricostruiscono storia e omicidio del giornalista

ROMA . La mattina del 28 maggio 1980, Walter Tobagi, 33 anni, giornalista del Corriere della Sera, veniva ucciso a pochi passi da casa da uomini della Brigata XXVIII marzo, formazione terroristica di estrema sinistra. Tobagi sul fronte del terrorismo, aveva seguito numerosi processi e tante vicende di quel periodo, ma era anche il presidente dell’Associazione Stampa Lombarda. Uomo del dialogo, socialista e cattolico, giornalista preparato, intuitivo, meticoloso, Tobagi si era distinto nel mondo del giornalismo e della cultura a dispetto della giovane età. Il delitto fu commesso da una banda di terroristi giovani e di «buona famiglia». Il documentario di Alessandro Chiappetta con la regia di Agostino Pozzi “Walter Tobagi, odiato senza ragione”, in onda in prima visione stasera alle 21.10 su Rai Storia (canale 54), ricostruisce la figura di Tobagi e le vicende legate alla sua morte. A ricordarlo sono la figlia Benedetta, gli amici e colleghi Antonio Ferrari, Giancarlo Perego, Marco Sassano e Massimo Fini, lo storico Guido Panvini e l’ex magistrato Armando Spataro.