La Maraini e i campi di concentramento

16 Gennaio 2013

La scrittrice racconta la sua esperienza ai ragazzi dell’Istituto tecnico commerciale

AVEZZANO. Ha appassionato per due ore con i suoi racconti oltre cento ragazzi che non hanno esitato a chiederle dettagli e chiarimenti sulla sua esperienza nei campi di concentramento. Dacia Maraini, scrittrice da sempre legata alla Marsica, ha raccontato ieri agli studenti delle classi quarte e quinte dell'Istituto tecnico commerciale "Galileo Galilei" e dell'Istituto tecnico per geometri "Leon Battista Alberti". «È difficile convivere con delle memorie così terribili», ha raccontato la Maraini ai ragazzi parlando della Shoah nell'aula magna della scuola, argomento che avevano già approfondito in classe, «ma scrivere mi ha aiutato molto perché ho imparato a capire e vedere da un altro aspetto i miei ricordi». La Maraini, che è stata accolta nella scuola dalla dirigente Sabina Adacher e dal professor Sandro Tuzi, ha risposto con passione a tutte le domande dei ragazzi interessati alla sua vicenda. Dal 1943 al 1946, infatti, insieme alla sua famiglia, ma anche ad altri italiani, è stata internata in un campo di concentramento, per essersi rifiutata di riconoscere ufficialmente il governo militare giapponese. La scrittrice, inoltre, ha sollecitato i ragazzi a studiare la storia fondamentale per la loro formazione. «La storia va studiata perché ci insegna a non ripetere gli stessi errori e a fare delle scelte giuste», ha concluso la Maraini, «ricordare è molto importante, per questo lo studio della storia va sempre approfondito». (e.b.)

©RIPRODUZIONE RISERVATA