CASTEL DI SANGRO. Sospeso a sorpresa il servizio integrativo della guardia medica all’ospedale di Castel di Sangro. Non inizia sotto i migliori auspici il nuovo anno per la popolazione dell’Alto Sangro che da lunedì prossimo sarà costretta a rinunciare alle prestazioni del presidio sanitario a causa della mancanza di medici. La decisione, autorizzata dal direttore dell’Unità operativa complessa (Uoc) di chirurgia, Maurizio Tempesti, è scaturita a seguito delle proteste dei medici del territorio altosangrino che hanno denunciato ai vertici della Asl la forte carenza di personale. «La pronta disponibilità integrativa», commenta Tempesti, «è senza dubbio un elemento qualificante dell’unità operativa di chirurgia, ma deve essere effettuata con medici idonei fisicamente e psicologicamente, requisiti fondamentali per la sicurezza delle prestazioni del personale medico».

A non gradire la decisione di bloccare il servizio di guardia medica integrativo dell’ospedale della città è però il sindaco di Castel di Sangro, Angelo Caruso, che ha preso carta e penna e ha scritto una dura nota di protesta all’assessore regionale alla Sanità, Silvio Paolucci, e al direttore generale della Asl, Giancarlo Silveri. «Il provvedimento è inaccettabile e improponibile», sottolinea Caruso, «in quanto estremamente pericoloso per la tutela della salute dei cittadini del territorio di pertinenza del presidio sanitario».

Per il sindaco, inoltre, la determinazione assunta, sebbene possa giustificarsi con la carenza organica di medici turnisti, non può ovviare alla necessità di garantire prestazioni sanitarie di emergenza e urgenza. «Si tratta di un servizio assolutamente imprescindibile per il territorio», conclude Caruso, «ed è per queste ragioni che ho diffidato i responsabili della decisione a revocare la determinazione». (m.lav.)

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