Nove tifosi pescaresi arrestati per rapina

25 Maggio 2010

Hanno assalito un pulmino di tifosi del Lecce con spranghe, cinghie, bastoni e pietre. E un estintore. Hanno rubato sciarpe, soldi e vestiti ai salentini e sono scappati. In un’area di servizio dell’A14, 9 ultras del Pescara. Denunciato anche un minorenne

PESCARA. Hanno assaltato un pulmino di tifosi del Lecce con spranghe, cinghie, bastoni, pietre. Persino con un estintore. Poi hanno rubato sciarpe, soldi, vestiti e sono scappati. Ma la fuga degli ultras pescaresi è durata pochissimo. La polizia li ha rintracciati e arrestati poco dopo. Denunciato anche un minorenne. «E' stato un raid in piena regola», racconta un testimone. E l'assalto al pulmino è solo uno dei tre episodi della serata di violenza che si è vissuta sull'A14.

Sono nove i tifosi del Pescara arrestati per gli scontri di domenica sera nell'area di servizio Metauro Ovest di Mondolfo, in provincia di Pesaro e Urbino, al rientro dalla trasferta a Reggio Emilia.

Con loro è stato denunciato anche un minorenne, fratello di due degli arrestati. E non è detto che sia finita qui: la polizia sta ancora cercando di rintracciare altri tifosi che avrebbero partecipato al raid.

La questura di Pesaro ha reso note solo le iniziali e l'età degli arrestati. Gli ultras, che in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto prevista per oggi sono stati rinchiusi nel carcere di Villa Fastiggi a Pesaro, sono i gemelli D.R. e A.R. di 22 anni, M.D. di 29 anni, B.F. di 32 anni, F.I. di 19 anni, L.D. di 27 anni, A.A. di 22 anni, L.P. e M.P. di 20 anni. Sono tutti nati a Pescara salvo uno, nato a Chieti. Per tutti al momento l'accusa è di rapina aggravata in concorso, ma nelle prossime ore si potrebbero aggiungere anche lesioni e danneggiamento.

L'assalto al pulmino che trasportava a casa otto tifosi leccesi che rientravano in Salento dopo la partita con il Vicenza è andato in scena in un'area di servizio piena di tifosi di varie squadre.

IL TESTIMONE: UN RAID Ad assistere alla scena, allibiti, anche molti tifosi pescaresi. «E' stato un vero e proprio raid durato non più di due o tre minuti», racconta uno di loro. «Abbiamo visto questo furgoncino preso d'assalto da un gruppo di persone, almeno una decina, scese da un furgone e da una macchina, tutti e due scuri. Gli assalitori hanno colpito il pulmino con tutto quello che avevano a disposizione: c'era chi usava la cinghia, chi le spranghe, chi tirava pietre. Uno di loro a un certo punto ha tirato un estintore contro il furgoncino».

«Si avvicinavano, colpivano e si allontanavano di nuovo» racconta il testimone, «alcuni di loro hanno anche aperto il portellone del furgoncino, hanno tirato fuori borsoni, vestiti, tutto quello che c'era e hanno rovistato lì in mezzo, forse alla ricerca di qualcosa da rubare. Poi sono risaliti sui loro mezzi e sono scappati. L'assalto è stato talmente violento che pensavamo dentro il pulmino non ci fosse nessuno. Siamo tutti rimasti sorpresi quando abbiamo visto uscire i leccesi che si erano barricati dentro».

L'INUTILE FUGA I pescaresi che viaggiavano sul furgone non sono arrivati molto lontano. La polizia stradale, allertata dai testimoni, è arrivata qualche secondo dopo, ha preso il numero di targa dai testimoni e ha cominciato l'inseguimento. Il mezzo è stato rintracciato sull'A14 pochi chilometri più a sud. I tifosi sono stati bloccati dagli agenti e costretti a uscire al casello di Senigallia. Sul furgone la polizia ha ritrovato le sciarpe e gli altri oggetti rubati ai leccesi, tra cui anche le chiavi del pulmino, e anche le spranghe, i sassi e le cinghie usati per l'assalto. Manca però all'appello l'altra auto da cui vari testimoni hanno visto scendere altri tifosi che avrebbero partecipato al raid.

VIOLENZA SULL'A14 E' stato un ritorno a base di scontri quello dei tifosi di Pescara, Lecce e Crotone sull'A14. I gruppi che arrivavano rispettivamente da Reggio Emilia, Vicenza e Cittadella si sono incrociati almeno altre due volte, oltre che nell'area di servizio Metauro Ovest. A Foglia Ovest, vicino a Pesaro, un bus di tifosi del Crotone si è incrociato con un folto gruppo di pescaresi e leccesi. I calabresi avrebbero tentato di rubare nel negozio dell'area di servizio, per poi pagare tutto quello che avevano preso, mentre fuori i tre gruppi erano sul punto di scontrarsi. Solo l'intervento della polizia è riuscito a evitare un altro contatto.
Più a sud, al Conero, sassaiola tra pescaresi e leccesi, sedata anche in questo caso dalla polizia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA