Arriva il primo sì alla statizzazione dell’istituto Braga

Il commissario ad acta firma il decreto ma adesso occorre la copertura economica del ministero delle Finanze
TERAMO. A dieci anni dalla firma del protocollo d’intesa tra ministero, istituto Braga ed enti finanziatori, arriva il primo vero traguardo importate per il percorso di statizzazione dell’istituto musicale teramano: il decreto firmato dal commissario ad acta Maria Grazia Cappugi con cui si intima al ministero dell’Istruzione e della ricerca di procedere. «Si tratta di un passaggio epocale», è il giudizio del direttore dell’istituto Federico Paci, «perché con questo provvedimento la statizzazione è tecnicamente conclusa anche se c’è prudenza perché non è ancora stato pubblicato il dispositivo del commissario che è anche presidente del Consiglio di Stato di Roma».
La Cappugi è stata nominata commissario ad acta, in sostituzione del Miur, dal Tar del Lazio. Il tribunale amministrativo si era espresso infatti oltre un anno fa con una che sentenza che richiamava il ministero di emanare entro un mese il regolamento attuativo. Scaduti questi termini nell’immobilismo del Miur si è proceduto con la nomina del commissario che venerdì ha depositato il decreto per procedere alla statizzazione mettendo fine al contenzioso e aprendo la strada alla conclusione del processo da cui dipende la sopravvivenza stessa dell’istituto.
Proprio una settimana fa le istituzioni teramane si sono ritrovare attorno a un tavolo su impulso del sindaco Maurizio Brucchi per raccogliere il grido dall’allarme dell’istituto musicale presieduto dal rettore Luciano D’Amico che presenta in bilancio un buco da 600mila euro. I contributi e fondi che arriveranno nelle casse del Braga copriranno due terzi del bilancio annuale, che ammonta a poco più di un milione e mezzo di euro e che chiuderà quindi il 2015 con un disavanzo. Il decreto di statizzazione è stato dunque accolto come un segnale importante dopo la decisione delle istituzioni di teramane di fare quadrato sul problema, ma la cautela ha preso il posto degli entusiasmi iniziali che davano la statizzazione come cosa già fatta. Il parlamentare Paolo Tancredi (Ncd), che è anche membro della Commissione parlamentare Bilancio, ricorda infatti che «questo provvedimento pone certo il Braga in una condizione di privilegio rispetto agli altri istituti pareggiati d’Italia in attesa di risposta, ma che il problema reale resta quello della copertura economica a cui deve dare il via libera il ministero delle Finanze».
Marianna De Troia
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