Golden Lady, un referendum dà il via al salvataggio di 100 posti

21 Aprile 2013

Il 92 per cento dei 442 operai accetta che in un capannone s’insedi la Sdg, che riassorbirà i licenziati I sindacati: operazione innovativa per evitare la chiusura, vigileremo sul rispetto degli accordi

BASCIANO. E’ un esperimento più unico che raro, quello avviato in questi giorni alla Golden Lady di Basciano. Il gruppo, infatti, prevedendo di dover arrivare a un numero cospicuo di licenziamenti, ha trovato un’impresa a cui ha concesso uno dei capannoni vuoti nello stabilimento di Basciano. L’impresa, il calzaturificio Del Gatto, assumerà cento dipendenti del gruppo specializzato nella produzione di calze e intimo. La Del Gatto calzature di Porto Sant’Elpidio opererà a Basciano con la società Sdg per produrre suole.

Un’operazione innovativa che appunto per questo è stata affrontata con molta cautela, tanto che i sindacati hanno indetto un referendum in azienda. I lavoratori hanno approvato il passaggio: su 442 dipendenti hanno votato in 343 e i sì sono stati 313 (il 92%). E’ subito dunque iniziata l’installazione dei macchinari. Le prime 20 assunzioni (tute a tempo determinato per un anno, poi a tempo indeterminato) avverranno entro maggio, le altre a scaglioni, fino a giugno 2014. Il primo reparto, quello dello stampaggio suole in gomma, inizierà a lavorare subito, per gli altri c’è bisogno di formare il personale. Secondo l’accordo sottoscritto dalla parti, la Golden Lady procederà a mettere in mobilità i dipendenti man mano che la Sdg avrà bisogno di assumere, attingendo appunto dalle liste di mobilità.

«Ci sono già 81 volontari disposti a passare alla Sdg», spiega Giovanni Timoteo, della Filctem Cgil, «se nel prossimo anno non si troveranno gli altri 19 l’azienda procederà con i criteri di legge. Nell’accordo siamo riusciti a ridurre gli esuberi da 184 a 150. A parte i 100 che passeranno alla Sdg, andranno in mobilità altri 50 persone: già ci sono 28 volontari». Chi passerà alla Sdg avrà un incentivo di 1.800 euro lordi, chi andrà via senza rioccuparsi, 10mila. I lavoratori che passeranno alla Sdg non ricominceranno dal livello più basso, ma saranno inquadrati al secondo e avranno un ticket mensa di 3,5 euro al giorno. «E’ una vertenza che ha un percorso inedito: è difficile trovare un’azienda che potrebbe ancora utilizzare gli ammortizzatori che invece indica ai propri lavoratori di andare in un’altra azienda. E’ un progetto che ora va realizzato, con il mantenimento dei programmi. Noi ci siamo confrontati costantemente, anche con un referendum, con i lavoratori, che hanno mostrato maturità e coraggio», aggiunge Timoteo.

«L’elemento che ci ha spinto a seguire questo percorso alla Golden Lady è la possibilità di intravedere una soluzione che anticipi la crisi conclamata», afferma Serafino Masci (Femca Cisl), «normalmente solo dopo la chiusura ci si attiva per soluzioni alternative. In questo caso di fronte a una prospettiva di crisi si è voluto cogliere un’opportunità, dando prospettive anche a chi lavora in Golden Lady. Ci siamo posti il problema di consentire l’avvio di questo investimento importante e di riequilibrare la situazione di Golden Lady: in questo modo speriamo che tutte e due le realtà restino in equilibrio per il futuro. Come tutte le cose inedite porta con sè dei rischi, delle difficoltà, ma ci consente di guardare a una chiusura della vertenza da qui a un anno». Con i 150 licenziamenti la situazione nello stabilimento di Basciano dovrebbe migliorare, anche se è previsto un ulteriore ricorso ai contratti di solidarietà.

«Non dobbiamo dimenticare che negli ultimi cinque anni alla Golden Lady di Basciano su 442 dipendenti lavoravano in media 240 persone», conclude Emidio Angelini (Uiltec Uil), «quindi la strada era segnata. Ora peraltro il contratto di solidarietà per chi resta avrà una rotazione più corta, quindi si lavorerà di più. In definitiva siamo riusciti a fare in modo che nessun dipendente riceva la lettera di licenziamento. Ovviamente vigileremo costantemente l’attuazione dei programmi sia con la Sdg che con la Golden Lady, che si è fatta garante. Ci fa ben sperare anche il fatto che la Sdg ha investito 2 milioni a Basciano. L’alternativa d’altronde era che l’azienda al termine dei tempi di legge, iniziasse a licenziare chi voleva».

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