In piazza c’è il Braga musica e firme per non scomparire

27 Gennaio 2013

Studenti e prof si esibiscono con bande da tutta la provincia D’Amico: è un’istituzione troppo importante per Teramo

TERAMO. La chiave di violino trasformata in cuore con la centro la scritta: "Sos Braga". E' il simbolo della manifestazione che ieri a mezzogiorno ha portato in piazza Martiri, al centro del mercato settimanale, docenti e studenti dell'istituto musicale. L'immagine che sintetizza l'allarme lanciato per la cronica mancanza di fondi, che mina l'esistenza del Braga, è stampata sui fogli che i protagonisti dell'iniziativa tengono incollata sul petto.

Ai quattro angoli della piazza ci sono altrettanti banchetti, la cui presenza è segnalata da palloncini colorati, dove si raccolgono le firme per un appello a sostegno dell'istituto. A dare man forte a circa 500 allievi e insegnanti, che da un paio di settimane sono in autoconvocazione permanente nell'auditorium di Santa Maria a Bitetto, sono arrivati da tutta la provincia vari gruppi bandistici. E' la musica a dettare i tempi della manifestazione e a ricordare ai teramani che non si può lasciar morire nell'indifferenza un istituto di 118 anni. A ricordarlo sono gli studenti che parlano al megafono e testimoniano quanto il Braga sia importante non sono per la loro formazione ma per la vita della città.

L'obiettivo è stimolare una mobilitazione dal basso che scuota le istituzioni e acceleri la ricerca di soluzioni, come la statizzazione che farebbe passare il Braga sotto il controllo del ministero dell'Università, destinate a dare certezze. «E' un'istituzione troppo importante per il territorio e per Teramo», afferma il presidente Luciano D'Amico, «questo è chiarissimo agli studenti e deve esserlo sempre di più anche ai teramani». L'eventuale chiusura è definita «un delitto culturale» dal direttore dell'istituto Bruno Carioti, «la formazione musicale è un diritto che non si può negare: capisco le difficoltà degli enti, ma la politica deve fare delle scelte». La partecipazione di amministratori pubblici e candidati in campagna elettorale è massiccia. L'assessore regionale alla cultura Mauro Di Dalmazio annuncia lo stanziamento di un contributo straordinario di 350mila euro che si aggiungerà ai 250mila euro già previsti per il Braga. Il Pd, però, chiede di più. Il consigliere regionale Claudio Ruffini rilancia la proposta di uno staziamento di almeno un milione di euro per compensare il dimezzamento dei contributi negli anni passati. Secondo il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro i fondi ci sono e la Regione deve stanziarli. «Bisogna conoscere i numeri», replica il sindaco Maurizio Brucchi, che accusa il Pd di strumentalizzare la situazione, «il Braga ha 1,2 milioni di passivo in bilancio e ogni anno perde 500mila euro». L'emorragia sarà ancora più grave se la Provincia, come ha prospettato, non verserà i 400mila euro del proprio contributo. «Gli altri enti finanziatori si sono comunque impegnati a garantire la sopravvivenza del Braga per due anni», ricorda, «in attesa della statizzazione». (g.d.m.)

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