È a rischio la sopravvivenza dell’Agenzia di promozione
SULMONA. L’agenzia di promozione culturale è a rischio chiusura. L’allarme arriva da un documento approvato nei giorni scorsi dalla giunta regionale e che prevede la riorganizzazione degli uffici...
SULMONA. L’agenzia di promozione culturale è a rischio chiusura. L’allarme arriva da un documento approvato nei giorni scorsi dalla giunta regionale e che prevede la riorganizzazione degli uffici periferici della Regione.
In particolare, l’attività svolta dalle Agenzie di promozione culturale è stata definita «anacronistica» e quindi destinata a finire nel calderone dei tagli.
Per contrastare il provvedimento, che è ancora una proposta seppur accettata dall'esecutivo regionale, c’è stata una vera e propria levata di scudi e non soltanto da parte dei dirigenti di tale servizio.
«Non nascondiamo» afferma Mario D’Eramo, direttore dell’Apc di Sulmona «che desta preoccupazione il linguaggio utilizzato nei confronti delle agenzie di promozione culturale, definire anacronistico ilo servizio offerto è offensivo e non attinente alla realtà. Bisogna piuttosto considerare che il personale in servizio è sempre disponibile e impegnato in orari di lavoro impensabili in altri uffici regionali. Il provvedimento dovrebbe riguardare tutte le sedi decentrate della Regione. Al momento si tratta di una proposta, perché per decidere se sopprimere o meno un servizio si devono anche i fissare dei parametri e concertare tale decisione».
In un territorio caratterizzato da tagli e spoliazioni, la notizia di una probabile soppressione di un servizio culturale desta più di una preoccupazione anche perché, dal 2009, la città è stata anche privata della biblioteca comunale Ovidio, inagibile dal sisma. (c.b.)
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