Abusi su bimbo, un arresto

Preso un giovane di Atri. I fatti in un sito per sfollati

L’AQUILA. Dopo quasi sei mesi di indagine è finito in cella un giovane di Atri accusato di atti di pedofilia nei riguardi di un bimbo di dieci anni. I fatti si sarebbero verificati alla fine dello scorso anno in un sito di accoglienza per sfollati.

In manette, dunque, è finito un operaio della provincia di Teramo ma residente all’Aquila per motivi di lavoro. Si tratta di Luca Toscani il quale ora si trova nel carcere delle Costarelle in attesa di essere interrogato la prossima settimana.
I fatti, ancora tutti da dimostrare, fanno riferimento al periodo immediatamente successivo al sisma nel quale sia l’indagato (da solo) che il bambino straniero (con la famiglia), presunta vittima delle molestie sessuali, soggiornavano all’interno di una struttura che accoglieva sfollati in attesa di altre destinazioni.

L’allarme, secondo quanto riferito dai carabinieri, fu lanciato da una guardia giurata che aveva il compito di vigilare su quanto accadesse nel luogo di accoglienza per i terremotati. Questi si rese conto delle particolari attenzioni del sospettato nei riguardi del piccolo al punto che decise di segnalare il caso ai carabinieri del reparto operativo cooordinati dal maggiore, Antonio Di Niso. Con una scusa i carabinieri fecero in modo che l’accusato venisse trasferito in una altra struttura, cosa che permise loro di poter indagare a ritroso in tutta tranquillità alla ricerca di prove. Fermo restando, comunque, che tra la famiglia che è parte offesa e accusato non c’erano rapporti di alcun genere.

Nelle scorse settimane i carabinieri hanno inviato un fascicolo alla procura segnalando gli atti che a loro avviso si sarebbero verificati configurando il reato di violenza sessuale con l’aggravante che il minorenne aveva meno di dieci anni.
Quanto sostenuto dai militari ha indotto la procura, tramite il pm Simonetta Ciccarelli a chiedere e ottenere l’arresto tramite ordine di custodia cautelare firmato dal giudice per le indagini preliminari, Elvira Buzzelli.
Nei prossimi giorni, dunque, ci sarà l’interrogatorio di garanzia nel quale l’accusato, assistito da un legale, potrà far valere le sue ragioni.

I carabinieri, comunque, hanno effettuato anche una perquisizione domiciliare sia nel luogo di residenza all’Aquila del 29enne che nella sua casa di Atri e hanno sequestrato un computer. L’intento è di verificare se in esistono immagini pedopornografiche. Gli investigatori non lo hanno aperto ma lo hanno consegnato ai colleghi dei Ris ai quali toccherà di fare queste verifiche. Al momento, ovviamente, non ci sono contestazioni al riguardo.
Al di là di questo caso, ancora tutto da chiarire anche se l’arresto è stato firmato da un giudice, sono stati diversi gli episodi di violenza sessuale nei campi di accoglienza degli sfollati. Tutti, finora, sono stati risolti.

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