Angelosante choc, la Lega si dissocia 

D’Eramo: «Quelle frasi pubblicate sul proprio profilo Fb non sono consone»

OVINDOLI. Tensioni in casa Lega per la frase contestata scritta su Facebook dal consigliere regionale Simone Angelosante. Il sindaco di Ovindoli, su un post apparso sui social, aveva criticato pesantemente il Mes e il premier Giuseppe Conte.
Due gli interventi al centro della bufera: «L’Italia di Conte ha firmato senza autorizzazione del Parlamento sovrano, un trattato che serve alla Germania impegnando l’Italia a versare 125 miliardi che non potrà mai avere indietro. Questo si chiama alto tradimento agli interessi nazionali. In tempo di guerra era punito con la fucilazione alle spalle» e, ancora, «fino a quando il popolo con il populismo non impicca i banchieri... è già successo in passato».
Il sindaco Angelosante si è scusato e si difeso, spiegando che «se si estrapola un commento su Facebook tra trecento, allora può voler dire tutto», aggiungendo inoltre di aver contestualizzato le sue affermazioni «in un discorso molto lungo e voleva paradossalmente significare che ci deve essere un primato della politica sulla finanza. Altrimenti, come è successo in passato, ci potrebbero essere delle reazioni popolari inaspettate». Sulla vicenda sono state diverse le critiche nei confronti del consigliere regionale della Lega e le richieste di chiarimento arrivate da più parti.
Anche il coordinatore regionale del Carroccio, Luigi D’Eramo, ha detto la sua sulla questione criticando il suo consigliere regionale. «La Lega Abruzzo prende nettamente le distanze dalle frasi pubblicate sul proprio profilo Facebook dal consigliere regionale Simone Angelosante», precisa l’onorevole D’Eramo, «pur confermando i giudizi negativi già espressi in sede parlamentare sul Mes, la Lega non ritiene quelle affermazioni consone a un dibattito che, se pur aspro, deve sempre essere confinato nell’alveo della civiltà e del rispetto». (p.g.)
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